lunedì 1 ottobre 2012

Penso di essere un artista con la mia lingua.
Le cose che la mia bocca possono fare per un uomo, non sono davvero un arte, a meno che non si consideri l'amore una delle più grandi arti.
Non c'è più niente di erotico di una donna che si avvicina al membro del suo uomo, non come un compito da completare, ma come un banchetto che nutre la sua anima.
Sono nata per amare, nata per mettere gli altri prima di me stessa, con facilità, in un mondo che non mette alcun valore sul sacrificio che una donna possa fare per il suo uomo, una donna che si taglia in pezzi e torna per donare ancora di più.
Sono nata per donare, per vivere nonostante il costo.
Ogni giorno chiudo gli occhi e anelo il potere del mio lui, con il coraggio di rimanere fedele alla mia realtà, scoprendo che l'autenticità è la gioia più grande.
Siamo nati per amare, quelli come noi con questa natura inspiegabile, che trovano gioia ed appagamento nella più dolce delle torture, nel donarsi, con la forza dell'acciaio nel più morbido dei travestimenti, incondizionatamente e con purezza.
Sono nata per amarti, liberando la mia essenza, inginocchiandomi ad adorarti, vivendo le mie notti a pensarti, tra le nebbie del sonno.
E non c'è modo di svoltare da questo sonno agitato, con le mani cieche alla ricerca di qualcuno, le lenzuola fredde accanto a me.
Il battito del mio cuore lento e insignificante, tonfi sordi che sbattono dentro di me, fragile l'anima si sveglia, frantumando l'incertezza di questo incubo...
Apro gli occhi alla realtà e scopro di essere sola ancora una volta, non mi resta altro che giocare con me stessa, pensandoti e raggiungerti con un orgasmo che vorrei fossi li ad assaporare.

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