Visualizzazione post con etichetta Solo un pensiero. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Solo un pensiero. Mostra tutti i post

sabato 10 agosto 2013

La senti questa lingua che si insinua nei tuoi pensieri, leccandoti avida?


La vita NON è solo un gioco



Sono passata attraverso ogni lettera, graffiando e raschiando ogni pensiero, alla ricerca di un significato. Ho atteso paziente ogni immagine che dipingevi, per trovare quel qualcosa in più. Per trovarti a tinteggiare parole con la lingua, attraversando le mortali membra. Per renderle puro spirito e non solo aggettivi per descrivere la passione che leggi negli occhi di una donna, ammaliata dai tuoi terreni versi. Sono ancora lontane da quel desiderio che si ha per un Amore che non ha confini. Colme di metafore, volute linguistiche prive di calore.

Ho corso per così tanto tempo che non so più se sto inseguendo qualcuno o se sto fuggendo.


Un bacio



La pelle a nudo sul pavimento, mentre luccicanti perline di sudore la stavano rivestendo e scendevano tra i seni che si gonfiano in un attesa fatta di respiri. Tutto quello che stava pensando in quel momento era la lingua di un poeta che potesse leccar via ogni minuscola essenza e lambire, guarendole, le cicatrici di un cuore malconcio che mendicavano un sol bacio.

lunedì 1 luglio 2013

Mute emozioni

Alcune emozioni non hanno parole. E' come se la voce non fosse degna di esprimere in suoni quello che vibra sotto pelle. Meglio abbracciarle, le emozioni. Prendersi in prestito, umidi di desiderio, mentre le gocce si uniscono e si miscelano a creare nuovi odori. Una fusione di corpi, di respiri, di aria che è la stesa aria, di pelle che diviene fuoco, odore di sesso, che è sinonimo di amore. Ed esplode tutto dentro la mente. Tutto diviene chiaro, diventa una sola emozione, un'unica emozione che si stampa a caratteri cubitali.Occupa tutto lo spazio. Ma no. Meglio non darle fiato. E' un pensiero di velluto, morbido e delicato, che va cullato.

sabato 22 giugno 2013

Ho sempre questa cazzo di abitudine di dire le cose come stanno, provassi a fingere un po', o abbozzare, o limitarmi a ricambiare quello che mi offrono... potrei vivere molto meglio.
A volte pensi di avere degli amici, invece scopri che esiste anche l'odio, l'acredine, l'invidia, la gelosia, la poca coerenza tra quello che si dice e quello che si fa. Così mi siedo, guardo, leggo, scrivo e penso a quanto sono "piccole" certe persone. Io sarò anche un po' folle (mi hanno riferito anche un'altra cosa pochi giorni fa, sul mio conto, di quello che vanno dicendo... ho sorriso), ma credo di essere una delle persone più vere e concrete che si trovano qui sopra, in questo "circo mediatico" (lo definirei anche opera buffa) dove tutti vogliono apparire.
Sono questi i momenti in cui mi sento piena di ME stessa, il mio ego ne risente positivamente. Grazie, continuate pure a parlare di Me, probabilmente sono un esempio da cui attingere.
Autostima a mille!!!
(Qualcuno dirà: era ora)

Lui è il sole e tutto quello che voglio è evaporare sotto di Lui!

Grandi conquiste e grandi amori implicano grandi rischi!



Si commettono errori, la gente ti fa del male, tu fai del male (forse) e non sai come fare le cose per bene.
Così inizi a scrivere poesie d'amore, o poesie innocenti, o poesie sul dolore e le reciti nella tua testa quando inizi a sentirti solo per tutto il tempo. Tenti di scrivere qualcosa su quello che senti, ma non puoi, perché la solitudine è il vuoto e non ci sono parole per descrivere niente di niente.
Si inizia a avere paura, perché pensi di aver perso la voce e ti strozzi quando cerchi di parlare, non ci sono idee in testa
E' come se piovesse... tra i capelli, sulle mani, sul corpo e ogni ombrello che tenti di aprire è rotto, tutto quello che vuoi è un colpo di sole, il calore, ma le nuvole sono rigide e statiche, vedi tutto grigio quando chiudi gli occhi e sai che non sarai mai di nuovo caldo.
Crolli su te stesso, ti pieghi, diventa difficile respirare e quando sei sul punto di cadere, ritorna la forza. Prendi in mano la penna (o pigi sulla tastiera) e ti rendi conto che, improvvisamente, hai qualcosa da dire. Inspiri ed espiri, le parole si susseguono calde, i versi si forgiano vivi e la pioggia si trasforma in inchiostro.
E’ li che inizi a sentire di aver creato qualcosa di bello.

Una relazione è come un intervento a cuore aperto, è tutto esposto.

Qualche tempo fa scrissi questa cosa:
"Indecisa tra la vita e la morte, passo le mie notti a guardare le ombre. Sola, in questo letto che sta diventando la mia tomba, continuo a pensare a questa cazzo di vita, che si trascina lenta nelle attese. Allungo le mani sull'altro lato del letto e trovo il deserto. È una morte lenta, che mi preme sul petto, un peso che non sopporto. Vorrei andarmene, risolvere per sempre i miei problemi, finire nella cenere, in balia di un alito di vento, in modo da sparire completamente. Sommersa dai pensieri, la mente è al limite, rasento la pazzia. Perché non torna la luce? Perché non riesco a chiudere gli occhi? C'e il vuoto attorno a me, un vuoto che opprime e queste lacrime che non finiscono mai. Ingoio il mio respiro, soffoco il mio dolore con inutili storie, nessuno mai potrà togliere questo manto oscuro."
Oggi non sono nelle stesse condizioni, ho fatto un grosso passo in avanti, anche se quella sensazione di vuoto attorno a me ogni tanto si fa sentire.
Ecco, stasera respiro il mio vuoto, nel silenzio ascolto il mio respiro, mi colmo di Me. Meglio il vuoto che il pieno di nulla.
Spingo via anche l'Amore, non ci voglio pensare.
Voglio rimanere sola,con Me, a pensare. La notte sarà lunga,sò già che conterò tutte le ore.
Stasera ho capito che a volte le persone sono stupide, mi ci metto anch'io tra queste. Ho sbagliato, e molto, nella mia vita, stupidamente. Ho perdonato, stupidamente, forse era meglio non farlo. Ho tentato un riavvicinamento nel dolore di una perdita, stupidamente ci ho provato, testimoni mio figlio e mia madre, ma la morte e' una cosa che non si tocca, ho rispetto per i miei cari e non poteva continuare a infangare il nome di persone che non ci sono più. Evidentemente non sono tutti come me, visto che mi sono sentita dire che la mia sofferenza non conta un cazzo... "non hai il suo stesso sangue" mi ha detto... inutile rispondere che ognuno sente il proprio di dolore, da persona stupida non lo avrebbe capito. "hai premeditato e progettato, sei stata tu" le altre parole... Spero si fosse fumata qualcosa di buono! So che la persona che me lo ha detto ha la bocca come una fogna, posso provare solo compassione per lei, più di quello non può dare, ha una mente troppo piccola e grezza. Lei non potrà leggere queste parole e nessuno potrà riportargliele. Spero solo che con la forza del pensiero gli arrivi un sentito vaffanculo come un sonoro ceffone!
(Dicono che scrivere è terapeutico... Condividere ancora di più

sabato 8 giugno 2013


Ci sono viaggi che faccio da sola. Quei viaggi in uno spazio bianco, dove parto senza una meta, solo il sole come musa e, ad ogni passo, i miei occhi si aprono.
Ci sono cieli aperti che cerco, acque profonde che esploro al di la di quel torrente che temo porti via i miei pensieri. Cerco la mia voce, imparo linguaggi diversi, dapprima grossolani, poi sempre più ricercati, volute linguistiche che solo in sogno avevo creduto possibili.
Ci sono strade impervie e piango, ahimè, non riesco ad affrontarle, ma non importa quanto sono strette e quanto mi aggrappo, scivolo attraverso le valli, sui ripidi sentieri e mi avventuro.
Ci sono porte che tengo chiuse, come i libri su uno scaffale polveroso, come il libro che tengo sul mio comodino con una rosa selvaggia pressata al suo interno, un tocco di un amante accantonato, come si accantonano le vecchie fotografie in una vecchia scatola per le scarpe.
Ci sono strade vuote di parole, vedo la meta lontana, ma pizzicano le mie corde come un musicista esperto, si risvegliano le muse e imparo a maneggiare la penna come una spada, pungente a volte, spesso dolce. E’ un arma bianca che ferisce ma non uccide, non calco la mano.
Ci sono viaggi che faccio ad ogni passo, ad ogni respiro.



Un segreto sul post-it




Stasera metterò un post-it sotto il cuscino a cui ho confessato un segreto. Un segreto che duri nel tempo, che vuole durare nel tempo. Questa sera non avrà limiti e il segreto giungerà a te sulle ali del tempo, sulla brezza che ti sfiora, a bordo di un treno d'altri tempi. Ti porterò nel centro del tempo, con un solo tocco invisibile, attraverso lo spazio, al primo sguardo, sul nascere della prima goccia che brillerà sulla tua pelle, dal primo momento. Urlerà il mio grembo, aggrappato al tuo. Ti porterò dove il tempo è solo pelle, e mani, e braccia, e gambe, un intreccio di corpi e due follie, imprigionati in questo istante senza limiti e senza tempo. Diventeremo i tirapiedi del tempo, dannatamente immortali, in questo spazio senza tempo.

sabato 25 maggio 2013

Ma si può (ancora) sentire l'oceano? il modo in cui si deposita sulla pelle e rimane lì, così tranquillamente, ora dopo ora, giorno dopo giorno, dopo il modo in cui il sole (e tu) ha colorato il mio viso, come se fosse bello, come se fosse qualcosa che merita di essere toccato, che vale la pena di essere baciato... e le onde continuano e continuano, in un moto perpetuo di vita.

L'universo oscilla. 
Una serie di movimenti, di atomi, di materia, in espansioni e contrazioni. 
Vengo sopraffatta a volte nel pensare alla portata di tutto, all'immensità. Questa è una delle ragioni per cui ci hanno "disegnato". Come l'acqua, il mare, i laghi, i fiumi. L'acqua è l'essenza dell'universo, è un microcosmo, la sua natura è ciclica, il suo flusso e riflusso, onde e maree, tutto diviene causa e la sua conseguente reazione.

Una bellezza tranquilla, un ritmo che conforta e offre la speranza che anche un minuscolo granello dell'universo come me, potrebbe causare increspature nell'esistenzai di un altro, che forse tutti noi possiamo giocare un ruolo nel movimento della vita. Trovo la speranza nella costante della sua natura.
Posso sedermi accanto a un fiume al tramonto e ascoltarlo, toccarlo, guardarlo cominciare a prendere fuoco e bruciare con colori, rossi, gialli, rosa, mentre il sole scompare sotto l' orizzonte.
So che andrà avanti. Era qui prima di me, continuerà dopo, e mi sento beata (non beota) di essere una parte di esso, anche se questa parte è solo un breve momento, anche se questa parte è un unico respiro.

(Dal blog Keilani - ei fu)

Certo è, che se smettesse di piovere, e tuonare e si fermasse anche il vento, oggi non amerei l'acqua... l'adorerei!

Ho scoperto il gusto delizioso dell'aria, quando respiravo te.

I sogni sono storie in corsivo, la realtà in grassetto.

Vorrei che fossimo elefanti, sarei per sempre nella tua memoria.

A volte comportarsi onestamente e correttamente non va bene, non va bene per niente