martedì 11 settembre 2012

Ciambelle e ansia



Quando mi capita di parlare del paese in cui vivo, mi viene l'ansia. Non c'è niente, ma proprio niente. Se devo andare al mare devo prendere l'auto, se devo andare in montagna devo prendere l'auto, devo far la spesa? Devo prendere l'auto. Qualsiasi cosa io debba fare, debbo spostarmi in auto. L'unica cosa che posso raggiungere a piedi è il barbiere, ma a me non serve il barbiere. E poi, li vedi quando passi a piedi, sono tutti li a spettegolare, seduti sulle sedie, ovviamente posizionate ad hoc sul marciapiede, che per passare o ti sposti sulla strada con il rischio di farti metter sotto, o passi nell'altro marciapiede che è fatto di sanpietrini sballonzolanti. Sono peggio delle donne dalla parrucchiera, ti salutano con un sorriso e come ti giri, senti un brusio generale. Ecco, facebook è come il sito del barbiere, tutti sanno tutto di tutti, tutti hanno la verità in tasca, tutti sono migliori dell'altro... 'MO MI VIENE L'ANSIA ANCHE A PARLARE DI FACE!!!!
Ed è li che ti ho incontrato, proprio su face. Ogni volta che ti vedo online, mi viene l'ansia, quel pallino verde dovrebbe darmi il via, invece mi vengono i pensieri, e si sa, non sono una buona persona e la mia testa viaggia sempre a mille. Mi escono sempre dei paragoni, ogni volta che penso a te.
L'ultimo è proprio strano, proprio come me. Sarà che mio figlio ha messo in forno un dolce e il profumo mi stuzzica... ecco, se dovessi paragonarti ad un dolce, saresti per me una ciambella, dolce, morbida e con il cioccolato. Tra una ciambella semplice ed una al cioccolato, credo si preferisca sempre quella più golosa, ovvero quella con il cioccolato. Tu per me sei stato sempre quella con il cioccolato. Mi capisci? E ti ho scelto per tutto il tempo che ti ho avuto. Ti sceglierei anche adesso (forse). Ma nella cucina, se apro lo sportello trovo solo la ciambella alla soia! Uff che noia.
Per non parlare poi di quando ci vediamo, l'unica cosa che sai fare è portarmi al ristorante. Ovviamente non mi  rifiuto. Ma poi me viene l'ansia pure li... "dai prendiamo questo, e pure quello, dai che ti piace". Ti ammazzerei quando fai cosi. Invece no, ti guardo mangiare e penso di nuovo: penso alle tue labbra e al cibo che le sfiorano. Mi faccio tutto un film sui baci e sul cibo, e ti faccio domande inespresse, che rimangono tutte li, nella mia mente. Ci hai mai pensato? Baci e Cibo, hanno quasi le stesse lettere. Stanno bene insieme. Mi piace cibarmi di baci, ma non me ne dai mai abbastanza. Mi stuzzica baciarti cibandomi, avremmo lo stesso sapore. Mi piace il cibo e mi piacciono i baci, mi piaci tu quando mi baci e mi piace anche quando ti cibi. Adoro le tue labbra morbide qualsiasi cosa tu faccia, ma questa è un'altra storia. E allora resto a guardarti cibarti, perché se mi baci, ricomincerebbe tutto da capo e diventerebbe peggio della storiella "c'era una volta un re". Poi mi riaccompagni a casa. Mi sfiori, mi baci (sempre troppo pochi neh!), mi saluti: "Aspetto la buonanotte al cellulare, ciao".....e se ne va! COGLIONE, POTRESTI ANCHE ENTRARE (penso).
Apro il portone ed entro in casa. Mi spoglio, provo a mettermi un pigiama, che puntualmente dentro al letto si arrotola...e si sa, d'inverno quando hai freddo, hai freddo... e non fai altro che spingere in giù quel rotolino del pantalone che insistentemente ritorna su e se è inverno mi si gelano pure le gambe e i piedi. Allora ci rinuncio, e mi metto una maglietta, lunga, ma pure sempre una sciatta maglietta con i disegnini da poppante cresciutella,  se è estate (d'inverno meglio non parlarne, sono tutta un programma) tanto dentro il letto chi mi vede!
Ma torniamo alla mia ansia, che è ormai appurata.
'Mo m'è venuta pure l'ansia da SMS. Ci siamo lasciati da poco, sono a casa, in cucina... voglio mandarti il messaggio della buonanotte. Non è facile, lo scrivo, lo cancello e lo riscrivo di nuovo. Non posso scrivere solo buonanotte, risulterei senza fantasia. Non posso nemmeno scrivere un poema, non ho voglia e non o so fare. Parole dolci? No, non è il mio genere. Idea, apro il pc e vado a copiarmi una di quelle frasi fatte che si trovano su tanti siti internet... ce ne fosse una adatta! Sono le tre e ancora giro con il cellulare in mano e il messaggio ancora non te l'ho mandato. Se te lo mando adesso mi dici che sono una pazza, che cosa ho fatto fin'ora... E che te devo dì, che l'ho scritto e cancellato una decina di volte?? Squilla il telefono, è lui: "Non ho ricevuto ancora nulla", mi dice, "dove sta il messaggio?". Pure lui ancora sveglio? Mah! Rispondo mugugnando, non si capisce quello che dico e lui: "Va bene, buonanotte, vado a dormire"... click, non ho fatto in tempo a dire nemmeno una parola "in chiaro", eppure era li, sulla punta della lingua, ma la bocca era piena della ciambella di prima (sempre alla soia)!!!!!
Nella mia vita ora ci sono due costanti : le ciambelle e l'ansia.
E quel giorno che sei rimasto a dormire a casa mia? Il frigo era vuoto, non avevo nulla da offrirti per colazione, per cui mi sono svegliata presto e sono andata alla coop, ho fatto la spesa ed ho comprato tutti i gusti dello yogurt, so che a te piacciono tanto. Li ho messi in fila, nel frigo, sono tutti colorati, sprizzano allegria. Tu ancora dormi e io apro spesso il frigo, fa caldo, bevo, mi disseto, ma non tocco gli yogurt, aspetto che ti svegli e scegli tu per primo. Mi sarei subito attaccata a quello alla fragola, per poi buttarmi sul verde del kiwi, alla dolcezza va abbinata asprezza. Ma il telefono squilla e devo uscire. Salto il caffè, la colazione può aspettare. esco di corsa da casa, mi avvicino all'auto e mi accorgo di non avere le chiavi. E si sa, lo sapete anche voi, l'ho detto all'inizio, nel mio paese non c'e' un caxxo, devo per forza prendere l'auto. Torno sui miei passi, cavoli ho dimenticato le chiavi di casa. E 'mo! Come faccio? Ovvio che devo avviarmi a piedi, non sono pratica, inciampo, i miei piedi non mi danno retta, ora più che mai con quei tacchi impossibili...  per la fretta ho indossato le prime scarpe che mi sono capitate sotto gli occhi. Vado a casa dai miei, loro hanno una chiave di riserva. Suono, mi danno le chiavi e torno a casa. Sono sudata, accaldata, storta, spettinata... 'mazza che fatica. Prendo le chiavi dell'auto ed esco di nuovo. Salgo sull'auto e mi avvio, non faccio tanta strada, l'auto si ferma, soobbb... ho finito la benzina. Torno indietro, chiamo mio fratello, che abita di fianco (sono proprio una cretina, potevo pensarci prima) e mi faccio prestare la sua auto. Al mio ritorno (ci ho messo un po, azz), tu già te ne sei andato, mi scappa un "vaffanculo và, sei proprio un coglione nato". Vado diretta in cucina, apro il frigo, voglio mangiarmi anch'io uno yogurt, ma cacchio, ne è rimasto solo uno: quello alla vaniglia, triste, solo e dal colore anonimo... che ti venisse il mal di pancia, ma quanto caxxo sei vorace???!!!!
Apro la dispensa, mi accontento di una ciambella. Mentre mangio, penso.... Ahhhh, la mia infanzia! Sono sempre stata una peste  e da piccola lo ero ancora di più, avevo la fissa delle ciambelle ma non avevo l'ansia. A scuola poi, ne combinavo minimo una al giorno. Le ciambelle sono sempre state la mia passione e quando vedevo il mio compagno di banco che mangiava quelle della nonna, lo ricattavo, per farmele dare... "se non mi dai la ciambella, ti rubo il pastello giallo, non puoi colorare il sole, poi glielo spieghi tu alla maestra"... "se non mi dai la ciambella, dico alla maestra che hai messo le dita nel naso"... "se non mi dai la ciambella, dico ai miei mostri nella mia testa dove abiti, poi ti vengono a trovare"... "se non mi dai la ciambella, telefono a tua nonna, gli dico che non le mangi e le butti nel secchio, perché non le fa buone"... Insomma le ciambelle erano proprio buone e non erano alla soia!!!! Come era bella la tenera età, senza pensieri e con le ciambelle buone. Adesso ciò l'ansia e le ciambelle ma non solo nella DISPENSA!!!!

1 commento:

  1. ..stupendo..
    Hai una narrazione che..non so spiegare a parole: prendi per mano il lettore e lo conduci in un gioco narrativo, stile nascondino..non so mai cosa aspettarmi nella frase o nel pensiero successivo..bello davvero.
    Ciao

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