domenica 23 settembre 2012

Tre giorni per amarti



La vita è un lampo, fugace.....bella e dolorosa a volte, non puo' essere controllata.
Siamo leggeri come foglie, gettati nel vento della vita.
Siamo sulla terra per un periodo breve, viviamo sul bordo di noi stessi e anche nell'oltre.
L'unica voce costante, vera ed eloquente e' l'amore.
Saremmo mostri a negarlo, pazzi a cercare di controllarlo e fuggirlo.
Tuttavia molti ne hanno paura, cercano di eluderlo e di distruggerlo, diventando demoni di altri sentimenti oscuri e negativi.
Quando arriva pero', ci travolge e noi non ci riconosciamo più.
In quel momento amiamo anche l'amore, non solo le persone....e lo faremo finché non saremo prosciugati......singhiozzanti e sorridenti lo ricorderemo come uno dei momenti migliori della nostra vita.



L''amore e' tutto, vedi tutte le cose diversamente...necessario come l'aria che respiriamo.
Voglio divorarlo, voglio berlo, perché è tutto quello che mi resta quando tutto il resto è andato.
Quando non c'è più, ci si sente nulli, senza vita.
Ed e' cosi che mi sentivo.
Indossavo una maschera, ed ero al sicuro, non volevo mostrare al mondo i miei dolori. Ero al sicuro nelle mie lacrime, nei miei lamenti e nelle mie imperfezioni.
La posta in gioco troppo alta, non volevo affondare e nonostante il dolore che provavo, ho provato a fare capolino, ho guardato il mondo con occhi diversi ed ho trovato un porto sicuro.
Tu sei quello di cui la mia anima ha bisogno, il mio cuore ha ripreso il suo ritmo, con un sorriso ho riposto la maschera, con la gioia nel cuore ti ho mostrato il mio vero volto, ti ho permesso di entrare nella mia anima, mi sono esaltata con la tua. mi hai permesso di respirare il tuo odore e ballare con Te alla luce del sole.
Tutto, in questi pochi giorni. Tutto mi riporta a te e non e' mai troppo.
Non importa quello che dico o faccio, continuo a sentirti anche se non sei al mio fianco.
Mi stringi senza toccarmi, Mi tieni senza catene....
Voglio annegare nel tuo amore, penso.
Con te sono fragile e sono forte, vivo sulle mie ginocchia, per farti vedere che sei tutto quello che voglio, tu la mia terra solida e forte.
Non riesco a lasciarti andare, mi hai liberato lasciando uscire la mia essenza, ora non voglio cadere di nuovo, e so che tu non lo permetterai,
Lo sai vero? Le mie catene e il mio cuore, le puoi vedere e sentire, ma voglio ricordartelo ancora.
Mi sono affannata a voler bene, a mostrare la mia devozione, le mie attenzioni verso chi non meritava nemmeno un briciolo del mio sguardo, in un crescendo di sofferenze dell'animo e del cuore.
Mi sono costruita uno scudo dopo il dolore, incatenando il mio cuore, leccandomi ferite, mentre rimanevo a guardare la serenità e la felicita' di chi mi sfiorava al passaggio.
Ogni crepa che mi sono forgiata addosso ha aggiunto dolore, ma mai abbastanza per tornare a farmi male di nuovo.
I segni che porto addosso, sulla mia pelle e nella mia anima, sono il mio conforto e i miei amanti.
Li ho creati....cresciuti...mantenuti nel mio orgoglio.
Mi guardo allo specchio, ogni parte del mio corpo, un ricordo....segni non più visibili all'occhio, ma ben impressi nella mia mente.
Ricordo ogni colpo, ogni mano, ogni nerbo....sulla mia pelle.
Ricordo ogni parola, ogni sussurro, ogni silenzio.....
Ogni ricordo un anello, una catena forgiata pesantemente, ingombrante da indossare, ma portata con fierezza.
Questa catena e' stata la mia guardia contro il dolore, a riparo del mio cuore che quando si apre si rompe e torna indietro sempre in piccoli pezzi.....e allora perche' soffrire ancora?
E' molto più facile e prudente mantenere la mia catena attorno al cuore, cosi' stretta tanto da non sentire nulla?
Con il tempo sono cresciuti insieme....cuore e catena....e sono diventati cosi' forti che nessuno/a può permettersi ancora di spezzarli.
Continuo il mio cammino assieme a loro, a volte la catena stringe troppo il cuore, cosi' tanto che sembra scoppiare....non riesce a contenerlo, ma poi si impietosisce e diventa elastica.....lo fa continuare a pulsare, il respiro e il battito regolare, si ritorna a vivere.
E sono di nuovo pronta a qualsiasi assalto, a qualsiasi danno e tutto il male che possono farmi...ho la mia catena a proteggermi, qualsiasi cosa gli altri possano farmi non mi sfiora più di tanto ormai.
Un anello della catena si e' sganciato, con te, come sciolto nelle mani amorevoli di chi sa capirmi, servirà tempo e pazienza, e amorevoli cure.Ti ho lasciato entrare.
Ma attento con il mio cuore, e' ancora debole e ferito....in qualsiasi momento può finire di nuovo in pezzi.
Per ora mi hai regalato tre giorni, il tuo tempo e le tue attenzioni, la tua voce e la tua presenza, a distanza ma piu' vicino di quanto pensi....
E se potessi indossare i segni che hai messo nella mia anima e sulla mia pelle, che bei disegni verrebbero fuori.
Vortici e linee, tuffate anche nel caldo di nicchie nascoste.
Girerebbero uno intorno ad un altro sulle colline dei miei seni, solleticando la pelle verso il mio ombelico.
Avvolgerebbero tutta la pelle esposta, mostrando agli occhi di tutti il marchio che lasci sul mio cuore e nella mente.
Racconterebbero la storia di quanto sei nella mia anima, per tutto il tempo.
Quanto sarebbe bella, delicata e intricata la mia pelle, penso, se potessi indossare completamente il tuo cuore con dei segni sulla mia pelle. Verranno anche quelli, tempo ne abbiamo.
Per ora mi limito a godere dei miei spazi, della mia eccitazione, compiacendomi e restituendoti respiri e sospiri, gemiti incontrollati accompagnati dalla tua voce che martella il cervello, che guida le mani.
Brividi caldi attraversano la mia pelle, le tue mani su di me, le dita scavano la morbida carne, tocchi gentili che si spandono nell'etere. Persa nei "nostri" bisogni,le emozioni si aprono a ventaglio, mentre esploro arrendevole alla lussuria. Mi lascio trascinare nell'orgasmo, mentre continui imperterrito ad incitarmi, a volerne ancora, il mio piacere cola tra le gambe, assaporo i miei umori...dolce ambrosia che vorrei assaggiassi.
Mentre il mattino e' alle porte, tento di chiudere gli occhi, sono stanca ma felice.
Ma continui ad essere una costante.
Invadi anche i miei sogni, oltre che il resto della giornata.
E' una timida visione, tra le nebbie del dormiveglia, contribuisce ad accendere il mio desiderio, si tramuta in azione.
Nella fantasia del sogno una mano e' scivolata tra le gambe, le dita infilate tra le pieghe lisce e calde.
L'altra mano sui capezzoli, a pizzicare e stuzzicare.....
Dal nulla, sei apparso, seduto in ombra sulla poltrona ai piedi del mio letto.
Eri seduto rilassato, appoggiato con tutto il tuo peso allo schienale, ma osservavi attentamente i movimenti delle mie mani, come se studiassi il movimento delle mie dita per imparare ciò che mi piace.
Le mani continuavano a muoversi, spinta dalla lussuria, immersa nelle mie voglie, respiravo velocemente, inarcando la mia schiena come se volessi in qualche modo raggiungerti.
In quel momento ho sentito la tua voce, mi ordinavi come procedere, interrompendo cosi' i miei pensieri.
Entrambe le mani fra le mie pieghe umide e calde, il clitoride duro e palpitante, i fianchi in movimento, mentre mi dicevi quello che vedevi e quello che pensavi, ma soprattutto quello che volevi.
Ho giocato con le mie mani, aprendomi, penetrandomi, un piacere crescente, con una disperata voglia di arrivare alla fine..
Ho spinto la testa indietro, mentre tu scomparivi dai miei occhi e lo scenario cambiava: non ero' piu' nel mio letto ma in un vicolo di una strada a me sconosciuta, tu con me avvolto in un cappotto pesante, io aggrappata al tuo bavero mentre mi stavi baciando, credo di aver sentito veramente quelle labbra, la loro umida morbidezza, ed ho aperto gli occhi.
Ho realizzato quello che stavo facendo realmente, ho visto le mie mani muoversi solitarie sul mio corpo, nel bagliore del primo mattino, freneticamente ho cercato di tornare alle mie fantasie, dove tu eri con me. Volevo che fossi con me, ho cercato le immagini, fantasticato ancora con il cuore in sussulto. Una storia sulla mia pelle.
Ho preso un toys, spinto fino in fondo ed eri tu a farlo, nella mia mente, i muscoli contratti e pulsanti e stretti attorno ad esso.......
......e poi.....
.....e poi la storiae' finita, come spesso finiscono le storie come queste....in contrazioni, gemiti e sospiri.
E lentamente mi calmo, faccio fluire l'eccitazione, il respiro si fa blando e mi alzo.
Finisco sotto la doccia, lascio scorrere costante l'acqua cristallina, che lava via anche gli ultimi sprazzi del mio animo infuocato.
E sei di nuovo li, ricompari anche mentre sorseggio un caffe' e guardo dalla finestra lo scorrere del mondo. Un bip, una vibrazione, un sms per augurarmi il buongiorno. Dio come ti amo.
La fantasia riprende a galoppare, raggiunge la mente e le pieghe dell'anima, mentre leggo le tue parole. Voglio raggiungerti, voglio amarti, voglio mostrarti il mio essere, completamente devota e umile ai tuoi piedi, ma sei lontano ed e' un cruccio.
Te lo dico, te lo ricordo ma tu....mii avvolgi nella tua dolce forza sussurrando il mio nome e io... mi fondo completamente a te non riesco a dire dove inizio e dove finisco.
Non e' freddo eppur rabbrividisco, non c'e' fiamma ma brucio, Non ho paura ma tremo.
Nessuna tempesta eppure sento tuoni, debole e senza fiato ma sto una meraviglia.
Mi sento cadere, chiudo gli occhi, scorri attraverso il mio corpo, un fiume di sorprese, sensazioni che si risvegliano, segreti che si svelano, nuovi sentimenti, ancora insicuri, una leggera paura, ma mi piace il modo in cui mi sento.
Chiudo gli occhi, continuo a vederti accanto a me, la pelle abbronzata, gli occhi che brillano di gioia, il tuo fascino di Uomo.
Tutto comincia con Te e con il modo in cui mi fai sentire, importante, curata, il tuo oggetto prezioso.
Ti penso come la mia guida, il mio amante, il mio Padrone, il mio cruccio, la mia gioia, il mio dolore, le mie ansie, la mia passione, la mia perversione, il mio tutto, il mio oltre, il mio oblio.
MI PIACE IL MODO IN CUI MI SENTO.

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