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venerdì 12 ottobre 2012


Se fossi costretta a scegliere di sacrificare uno dei cinque sensi, uno solo sarebbe possibile.
Vorrei mantenere il mio senso del tatto, per continuare a sentire il tuo corpo virile, cosi da memorizzare i contorni del viso, i muscoli guizzanti, cosi che possa sentire il tuo calore ed il tuo bisogno.
Vorrei tenermi l'olfatto, per portare con me il profumo nei giorni a venire, cosi' da richiamarli a
lla mente come brezza inebriante, nei momenti di assenza.
Vorrei mantenere il mio gusto, cosi da ritrovare il sapore sulla mia lingua affamata.
Vorrei tenermi l'udito, per riconoscer la voce, che tanto ho desiderato sentire, e ritrovarla ogni volta nei momenti di gioia e lussuria, di necessita' o di dolore, in maniera da riconoscere anche i tuoi pensieri che riempiono la tua mente perversa.
Cosa rimane? Ah si, la vista! Ho visto molto in questa vita, il sorgere del sole e il suo tramontare, il cielo piu' azzurro e le notti piu' buie, i tristi autunni e le nevi dell'inverno, la rinascita della primavera, il mare sugli scogli....e cio' che ho visto e' sufficiente...offrirei la mia vista, cio' che ho visto e' nella mia mente ed anche cieca riuscirei a riconoscerti.
Certe notti il vento urla ed e' ossessionante, si ostina a gemere, a fischiare, a urlare, sembra stia strappando tutti i demoni dall'inferno....e guida la mia mente insana.
Mi vengono i brividi, mentre il vento pensa di aver vinto, tanta la mia paura.
E il sangue si gela nelle vene: ho freddo.
Ma il vento non sa, che di altre correnti gelide si tratta....
Potrei "navigare" cosi tranquilla, non ci fossero tanti piccoli problemi.
Potrei vivere serena, non ci fossero tanti piccoli e noiosi contrattempi.
Padrona del mio "mondo", non chiedo che un po' di piccole gioie, meravigliose piccole distrazioni che riempiono la mia giornata.
E poi corro dietro ai miei pensieri, che traditori corrono a Lui, un po randagi, un po padroni della mia mente.
Un bagliore di nostalgia, di desiderio, di voglie represse inutilmente, di fantasie perverse....che diavolo!!!
Vorrei essere li adesso!
Piu' cerco di collegarmi con il mondo,
piu' mi sento sola.
Una folla impertinente intorno,
insensibile alle sofferenze, 
pronta ad additarti,
a guardarti e non vederti,
tutti presi nel loro apparire.

domenica 7 ottobre 2012

Ho una profonda intimita’ con la solitudine, la tristezza e tutte le cose che sono considerate “oscure”. Ho combattuto e vissuto con loro, ci ho persino giocato. E sono cosi’ intrecciati in me, che ho un senso di vuoto senza il peso del vuoto.
E’ un rapporto strano: ho trovato amici in un luogo senza amici.

giovedì 4 ottobre 2012

Entri nei miei sogni, con tutto il tuo essere, dalla testa ai piedi, con le mani e con le labbra, con i sussurri e con le parole, con i silenzi e con il tuo buio…
Attraversi il vuoto, diventi il mio amante demonio, mi possiedi e mi nutri de

lla tua eterea presenza, dei tuoi vapori infuocati.
Mi tieni in bilico tra la beatitudine del sonno e lo smaniare del dormiveglia…..e quando mi sveglio, solo per un momento…un delizioso momento…sarai accanto a me, avvolto tra le mie braccia, fino a quando il sonno totalmente svanisce nelle polverose luci della realta’….e con esso il mio amore fantasma.

Siamo nati attrezzati per sperimentare una complessita’ di emozioni e sensazioni.
Molti di noi, io per prima, ci sentiamo a disagio quando dobbiamo affrontare le nostre emozioni piu’ potenti.
Molte volte rifuggo sia gioia che disperazione n
egandomi i colori della vita, ritirandomi in un mondo grigio e monotono.
Porto me stessa all’insensibilita’, fuggendo da cio’ che realmente sono: e’ piu’ facile reprimere emozioni che avere a che fare con esse.
Possiamo mascherarle con alcool, cibo, dolci, shopping inconsulto, tentando di intorpidire il nostro cuore.
E’ normale cercare distrazioni temporanee per far fronte alle emozioni intense, paralizzando noi stessi, impedendoci di affrontare problemi e situazioni che non ci piacciono, senza cercare soluzione e pace.
Quando si e’ intorpiditi, non c’e’ dolore e impotenza, ma nemmeno gioia e guarigione... e’ una situazione di stallo che mantieni per non soffrire.
Addormentare e paralizzare queste situazioni diminuisce la qualita’ della vita, non c’e’ bisogno di provare emozioni intense, ma meno senti e meno ti senti vivo.
I sentimenti aggiungono vitalita’ alle nostre esperienze, ci servono per collegare il mondo che gira attorno a noi.
Mi e’ capitato di frenare le mie emozioni, di fermarmi a ragionare chiedendomi perche’ volevo attenuarlle... non ho trovato risposta.
Non voglio avvolgere i miei sensi nella nebbia, non voglio intorpidire come fanno tanti che fuggono da amore e sentimenti, i traumi e i dolori servono, da essi si guarisce... ne sono piu’ che convinta.
Ancora una volta ho ritrovato il mio coraggio... l’ho trovato dentro di me.

martedì 2 ottobre 2012

Non potevo immaginare di aver messo piede su un fiume di porcellana, splendidi bagliori, splendida finezza…..ma tanto fragile e delicato….il mio fiume di parole tenero ma insolente, dolce ma impetuoso….
Conosco il chiarore della luce lunare come ammiro il chiarore della poesia che si staglia sotto la sua luce eterea, verso dopo verso, fino all’impersonale e all’incomprensibile, fino ai simboli che
 simboli non sono.
E proprio quando non ce la faccio a gridare le mie emozioni…. nel silenzio scrivo…perche’ un terremoto non si puo’ arrestare, non si puo’ soffocare dopo la morte, non puoi fermare il tuono dopo il lampo….. e ammanettata in un silenzio ancora piu’ assordante…..non ho paura…i versi si forgiano con il fuoco della mia mente, saltano vivi sul foglio bianco…..non mi deludono mai.
Cadono nell’acqua di quel fiume immobile e delicato, incuranti delle pietre su cui atterrano….devo continuare, non devo lasciare che il mio canto affondi la bellezza nel silenzio indifferente.

lunedì 1 ottobre 2012

Penso di essere un artista con la mia lingua.
Le cose che la mia bocca possono fare per un uomo, non sono davvero un arte, a meno che non si consideri l'amore una delle più grandi arti.
Non c'è più niente di erotico di una donna che si avvicina al membro del suo uomo, non come un compito da completare, ma come un banchetto che nutre la sua anima.
Sono nata per amare, nata per mettere gli altri prima di me stessa, con facilità, in un mondo che non mette alcun valore sul sacrificio che una donna possa fare per il suo uomo, una donna che si taglia in pezzi e torna per donare ancora di più.
Sono nata per donare, per vivere nonostante il costo.
Ogni giorno chiudo gli occhi e anelo il potere del mio lui, con il coraggio di rimanere fedele alla mia realtà, scoprendo che l'autenticità è la gioia più grande.
Siamo nati per amare, quelli come noi con questa natura inspiegabile, che trovano gioia ed appagamento nella più dolce delle torture, nel donarsi, con la forza dell'acciaio nel più morbido dei travestimenti, incondizionatamente e con purezza.
Sono nata per amarti, liberando la mia essenza, inginocchiandomi ad adorarti, vivendo le mie notti a pensarti, tra le nebbie del sonno.
E non c'è modo di svoltare da questo sonno agitato, con le mani cieche alla ricerca di qualcuno, le lenzuola fredde accanto a me.
Il battito del mio cuore lento e insignificante, tonfi sordi che sbattono dentro di me, fragile l'anima si sveglia, frantumando l'incertezza di questo incubo...
Apro gli occhi alla realtà e scopro di essere sola ancora una volta, non mi resta altro che giocare con me stessa, pensandoti e raggiungerti con un orgasmo che vorrei fossi li ad assaporare.

sabato 29 settembre 2012

Sono un carattere infuocato, piena di desiderio non misurabile, sempre in attesa di qualcosa di nuovo, in un continuo sogno chiamato realta’. 
Ma ci sono dei momenti che sono solo la polvere di me stessa, vuota, come lo spazio piu’ vuoto, che si dispiega all’infinito.
Sono entrambi miei, li cullo come fuoco da attizzare e ghiaccio da leccare….e l’amore per loro non conosce limiti, nemmeno quando in una lenta e tetra agonia sprofondo nel buio dei miei pensieri, nel silenzio della mia anima, che lentamente si placa e si prepara a nuovi “amori”.

Ricordi lontani

Ci sono giorni…..
…giorni come questo, sempre piu’ frequenti per la verita’, in cui sento il bisogno di rilasciare le mie emozioni e il mio dolore, il mio essere tormentato e oscuro.
Rimango cosi’ spesso forte, forte per gl
i altri, che dimentico di prendermi cura della mia anima.
Sono questi i giorni, piu di altri, che mi ritrovo nel mio “santuario” urlante, dolorante, spaventata….sotto l’acqua della doccia che scorre, rimango a pensare e ad ascoltare le mie grida solitarie. 
Solitaria si…..anche se avrei bisogno che Tu ti unissi a me, a sorreggere le mie pene….non esco fino a che non sono dolorante di acqua bollente che sazia la mia pelle di dolore, fino a che anche questa limpidezza fotta la mia mente e solo allora mi permetto di piangere, perche’ quando esco lo specchio mi rimanda solo gocce brillanti e non lacrime salate.
E 'stata una settimana lunga. Il mio corpo è stanco, il mio cervello anche, penso a quello che mi piacerebbe essere in grado di fare stasera.
Mi piacerebbe rannicchiarmi sul letto con te accanto a me che mi coccoli ... parlare della nostra 
settimana, ascoltarti semplicemente, rilassarsi uno contro l'altro.
Quello che mi rode dentro e' che mi piacerebbe essere in grado di farlo con qualcuno di nuovo. Mi manca qualcosa di nuovo. Solo il silenzio tranquillo di posarsi uno accanto all'altra. È sbagliato il desiderio di avere qualcuno di nuovo? Mi sento sporca, a volte, di volere questo. Poi sento la rabbia. Perché non posso avere qualcuno? Perché non posso avere qualcuno che vuole toccarmi, per parlare con me, ascoltarmi? Qualcuno che mi dice che mi ama... mentre gioca con me e mi fa il solletico. Non vorrei altro di piu... Mi rende così fottutamente triste ... il mio stomaco fa cosi' male che e' come se stesse avvizzendo. Odio questo modo di sentirmi, mi fa arrabbiare, mi rende triste. Mi manca il sorriso del solletico, amo sentirlo, mi piace farlo ... anche solo per stuzzicare, sembra una cosa stupida, ma mi piace giocare cosi'.
Non so cosa fare con me stessa in questi giorni .. voglio avere qualcosa che non è a portata di mano, non so come fare per ottenerla anche se potessi .... Perché non posso averlo. Posso chiedere a qualcun altro? Solo per una certa vicinanza? Solo per sentirmi di nuovo come una donna? Mi farebbe sentire peggio? L'inferno dentro di me.... Io non so nemmeno più chi sono e cosa sono!
Provo ad andare verso la luce.
Ho trascorso molti anni dietro una finestra, guardavo passare la gente senza farmi vedere e mi riflettevo nella sua fragilita'. Finche' un giorno il vetro si ruppe e le lacrime che scendevano non erano piu' sole, ma esposte ai passanti. Ogn
i giorno diversi volti passavano, si fermavano a guardare la finestra rotta e la donna che ero, visibile a tutti. Prima di proseguire il loro cammino, qualcuno si fermava a sussurrare un flebile "ciao" senza attendere risposta, senza permettere un minimo di conversazione. Eppure tutti i giorni, rimasi a guardare il mondo, intrappolata dietro quei cocci rotti, nella speranza che qualcuno potesse rimanere qualche minuto in piu' tentando di divenirne amica.
Tutto quello che ho fatto nella mia vita,
ogni esperienza,
ogni pensiero,
ogni momento,
mi ha portato a questo,
mi ha portato ad Ora.
Tutto accade per una ragione.
Ogni successo, ogni sconfitta.
Tutto.
Niente è un caso.
Eppure oggi,
questa giornata pregna di dolore,
non me la sono voluta,
e’ arrivata come un fulmine a ciel sereno,
senza una ragione,
senza un perche’.
Ora vago nella giornata che rimane,
in attesa di una illuminazione,
di una ragione che mi spinga ad andare avanti,
di un pensiero che mi rallegri,
che tolga questa nebbia dagli occhi.
…di qualcuno che sappia darmi una spinta verso il domani…..
Ma esiste?
Esiste qualcuno cosi’ sensibile da capirmi,
da sorreggermi,
da curarmi,
per gioire insieme,
per gridare al mondo che l’amore esiste?
Che esiste anche la delicatezza,
e non solo gli insulti e la cattiveria?
Che esiste anche la dolcezza,
e non solo l’aridita’ di voglie del corpo?
Che esistono ancora legami non visibili,
e non solo corde e catene?
Attendo…..
non so cosa e chi,
ma attendo…..
di togliermi la maschera.