Non vi è nulla di più crudele
di una poesia non letta,
traboccante di parole.
La poesia non può vivere
solo su un blocco lasciato per casa,
o su fogli sparsi sul pavimento.
La poesia deve respirare libera,
deve pulsare dentro gli occhi di chi legge,
deve leccare i pensieri assorbendoli rapidi.
Tento di lavare le mie vene,
di far scorrere quel sangue rappreso,
anche se vedo cieli diversi che mi affliggono,
anche se avvolgo le braccia attorno a me stessa,
anche con il cuore in pezzi.
Perché la poesia è l’unica cosa che mi resta,
quando tutto il resto è andato.