giovedì 4 ottobre 2012


Siamo nati attrezzati per sperimentare una complessita’ di emozioni e sensazioni.
Molti di noi, io per prima, ci sentiamo a disagio quando dobbiamo affrontare le nostre emozioni piu’ potenti.
Molte volte rifuggo sia gioia che disperazione n
egandomi i colori della vita, ritirandomi in un mondo grigio e monotono.
Porto me stessa all’insensibilita’, fuggendo da cio’ che realmente sono: e’ piu’ facile reprimere emozioni che avere a che fare con esse.
Possiamo mascherarle con alcool, cibo, dolci, shopping inconsulto, tentando di intorpidire il nostro cuore.
E’ normale cercare distrazioni temporanee per far fronte alle emozioni intense, paralizzando noi stessi, impedendoci di affrontare problemi e situazioni che non ci piacciono, senza cercare soluzione e pace.
Quando si e’ intorpiditi, non c’e’ dolore e impotenza, ma nemmeno gioia e guarigione... e’ una situazione di stallo che mantieni per non soffrire.
Addormentare e paralizzare queste situazioni diminuisce la qualita’ della vita, non c’e’ bisogno di provare emozioni intense, ma meno senti e meno ti senti vivo.
I sentimenti aggiungono vitalita’ alle nostre esperienze, ci servono per collegare il mondo che gira attorno a noi.
Mi e’ capitato di frenare le mie emozioni, di fermarmi a ragionare chiedendomi perche’ volevo attenuarlle... non ho trovato risposta.
Non voglio avvolgere i miei sensi nella nebbia, non voglio intorpidire come fanno tanti che fuggono da amore e sentimenti, i traumi e i dolori servono, da essi si guarisce... ne sono piu’ che convinta.
Ancora una volta ho ritrovato il mio coraggio... l’ho trovato dentro di me.

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