venerdì 12 ottobre 2012

Vulnerabile….odio questa parola e la amo.
Mi piace sentirmi fragile e vulnerabile, filtra in ogni mio poro questa sensazione piacevole mista a paura, rimette in discussione il mio spirito selvaggio, insinua in me dei dubbi.
Questa volta e’ stato diverso e inaspettato, vacillo impotente sotto le punte di dolore, e’ devastante ma sontuoso.
Non voglio ancora ammetterlo, ma ho bisogno di lui.
Ho pregato in silenzio il suo arrivo,
Ho pregato in silenzio la sua bocca e le sue labbra,
Ho pregato in silenzio la sua frusta e il suo cazzo…..
L’ho supplicato di farmi male,
implorato il dolore,
costringendomi a una resa,
spingendo fuori le mie lacrime e la mia tristezza.
Assaporo il suo seme pungente e salato,
ora non sento piu’ dolore e angoscia,
ma solo una piacevole apatica soddisfazione.
Sospiro, gemo, piango…..lo guardo e la mia vulnerabilita’ riaffiora potente a ricordarmi che….ho bisogno di lui.

Nessun commento:

Posta un commento