sabato 29 settembre 2012

Davanti a me un precipizio. 
Rimasi vicino al bordo, lo temevo.
Guardavo verso il basso, 
i miei occhi come fossero ciechi,
nulla appariva, appollaiata in quel cornicione fatiscente.
Non so per quanto rimasi cosi,
in piedi, se fossero state ore o giorni,
il viso impietrito, il sangue gelido,
con una voglia matta di riparare,
ma con la morte nell'anima.
Una piccola inclinazione in avanti,
potrebbe finire il mio dolore,
il volo finale attraverso il nero,
cosi da diventar sorella con la mia amata notte.
Eppure ho sentito un richiamo,
da qualche parte e' affiorata una tregua,
ho alzato gli occhi al cielo,
miliardi di occhi mi stavano guardando.
Tra le stelle ho rivisto la vita,
la mia, quella dei miei figli, degli amici,
ho chiamato anche il tuo nome nella mente.
Un passo indietro e quel precipizio si e' allontanato,
ho percorso a ritroso i miei ultimi due anni,
ho immagazzinato i ricordi,
stabilizzato le immagini.
Adesso sono li, in un angolo della mia mente,
posso voltare le spalle, riprendere a camminare,
la via e' lunga e tortuosa,
rinascero', risorgero' dal buio,
tornero' a spiegare le ali,
come una crisalide spicchero' il mio volo piu' alto,
anche senza di te.

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