domenica 23 settembre 2012

La regina madre

“Vieni con me”
“Oh mio Signore, dove andiamo?”
“Non chiedere nulla, ho una sorpresa per te.”
Ti seguo, su per quelle scale ripide, con fiducia e trepidazione.
L'abito lungo, mi fa inciampare e cadere.
Guardo incupita la rottura del ricco tessuto, tento di nascondere le mie gambe, improvvisamente scoperte. Tu scosti la mia mano, squarci ancor di piu' lo strappo e mi sfiori la pelle chiara. Un fremito percorre il mio corpo, mentre i tuoi occhi di ghiaccio mi inchiodano, perdo ogni cognizione del mio io inebriata da quella vicinanza, inalo il desiderio di entrambi, uno stimolo per te a carezze piu' audaci.
Poi sussurri: “E' troppo presto, prima la sorpresa.” Mi aiuti ad alzarmi e guidata dalla tua mano torniamo a salire. Sulla punta piu' alta della torre, una tavola imbandita di ogni ben di dio. Torce accese illuminano il buio della notte.
“Siedi, voglio nutrirti con le mie mani, chiudi gli occhi e lasciami fare.”
Chiudo gli occhi e attendo.
“Apri la bocca...”
Obbedisco, la crema che entra in bocca e' una morbida carezza, assaporo mentre scivola lenta dalla lingua al palato, leggermente salata, buona.
“Apri ancora tesoro...”
Di nuovo obbedisco. Un sapore dolciastro, leggermente scivoloso e gelatinoso, non so definire cosa sia, ingoio.
Il rito si ripete, apro la bocca, e' un boccone piu' consistente, sembra del pesce, e' buono, piuttosto salato. Mi va di traverso, apro gli occhi e sputo, imbrattandolo.
“Ho una spina di traverso...” riesco a farfugliare “che cosa mi hai fatto mangiare?”
E lui contrito: “Beh, siamo in quaresima, la regina madre tiene molto alle tradizioni ed ha ordinato di cucinare polenta con baccalà e cipolle”

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