giovedì 20 settembre 2012



Sola

Sono dovuta ricorrere ad una corsa per il parco, per non pensare alla mia dipendenza, alla mia ossessione, alla mia droga. Mi fermo per respirare, rincorro con gli occhi una lucertola che cerca riparo, i miei battiti all'impazzata. Controllo l'orologio e scopro che sono gia' due ore che sono in giro. Sara' meglio tornare a casa, tanto non serve a nulla. Sfilo il kee-way grondante sudore, maglietta, pantaloni e mi fiondo dentro la vasca. E li di nuovo invadi la mia mente, spontaneamente rubi e attraversi i miei pensieri, rimuovi la monotonia della giornata, sostituendola con carnali passioni.
Desidero il tuo tocco, la tua bocca. Il ricordo del suono di te mi lascia eccitata, necessariamente bisognosa di godere, disperata.
Ho il panico al pensiero di esser sola, nuvole oscurano i miei pensieri.
E poi, una luce brilla attraverso i miei occhi, un desiderio che inalo, forte, pervade le mie narici.
Vera passione, desiderio totale, sento il mio calore, esploro, assaggio, mordo le mie mani. Sono nella bocca, il mio sapore, nutro la mia dipendenza... nettare dolce.
Ascolto i miei gemiti, esprimo il mio desiderio, la mia voglia, le labbra appiccicose.
Poi mi fermo ad ascoltare il mio ardore placarsi, la mia dipendenza temporaneamente sazia.
Sussurro il mio amore, il mio volerti a fianco, il desiderio di odorarti.
La linea si interrompe di nuovo, torno con le mani li, eroticamente ossessionata, felicemente drogata, leggermente pazza, pensando alla mia prossima dose.
E potrei smettere, naturalmente, ma non lo faccio, il piacere della dipendenza e' troppo forte, la richiesta dal mio cuore pulsante troppo insistente, il mio amore per la mia piccola troppo reale.
E io lì da sola, in attesa che il sonno mi prenda e la mia prossima dose di te nei miei sogni arriva: uff, chissà perché stai giocando a monopoli.

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