sabato 22 giugno 2013



Si commettono errori, la gente ti fa del male, tu fai del male (forse) e non sai come fare le cose per bene.
Così inizi a scrivere poesie d'amore, o poesie innocenti, o poesie sul dolore e le reciti nella tua testa quando inizi a sentirti solo per tutto il tempo. Tenti di scrivere qualcosa su quello che senti, ma non puoi, perché la solitudine è il vuoto e non ci sono parole per descrivere niente di niente.
Si inizia a avere paura, perché pensi di aver perso la voce e ti strozzi quando cerchi di parlare, non ci sono idee in testa
E' come se piovesse... tra i capelli, sulle mani, sul corpo e ogni ombrello che tenti di aprire è rotto, tutto quello che vuoi è un colpo di sole, il calore, ma le nuvole sono rigide e statiche, vedi tutto grigio quando chiudi gli occhi e sai che non sarai mai di nuovo caldo.
Crolli su te stesso, ti pieghi, diventa difficile respirare e quando sei sul punto di cadere, ritorna la forza. Prendi in mano la penna (o pigi sulla tastiera) e ti rendi conto che, improvvisamente, hai qualcosa da dire. Inspiri ed espiri, le parole si susseguono calde, i versi si forgiano vivi e la pioggia si trasforma in inchiostro.
E’ li che inizi a sentire di aver creato qualcosa di bello.

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