giovedì 4 ottobre 2012

5 parole per un racconto-arcangelo, barba, canna, diesel, elettricità.

Biianca e le sue avventure - II puntata

I miei occhi si spostano velocemente sul suo corpo, dai suoi muscoli guizzanti che si intravedono dal petto villoso, alla sua folta barba da cui spunta un sorriso, per finire al suo bacino che mostra, anche da sotto i boxer, una protuberanza non indifferente. Lo guardo ballare, sorpresa dalla sua naturalezza, come incantata...
Lui si avvicina, sempre ballando, mi sfiora... una carica di elettricità fa rizzare i miei peli e i capezzoli mostrano la loro fierezza (traditori)... sicuramente ho la mia solita faccia da idiota vista la sua espressione ridanciana.
Si allontana da me, spegne la radio e torna a fronteggiarmi: “Mi chiamo Arcangelo, tu sei Biianca, vero?”
Con la mia solita flemma da diesel in pieno inverno, riesco a balbettare un “Si.” e mi incanto di nuovo a guardare la sua bocca
E' una bella bocca, morbida e carnosa... devo distogliere gli occhi da quella bocca, mi dico, e poi come fa a conoscere il mio nome?
Mi allontano un po', cerco di mettere spazio tra noi, guardo la coperta che era rimasta vicino all'uscio della porta e corro a prenderla.
Mentre tento di coprirmi, come posso, lui si avvicina all'enorme vaso che tengo vicino alla portafinestra del balcone, sfila un gambo della cortaderia (erba della pampa) che avevo raccolto nel giardino di mio zio e si siede sul divano.
“Vieni a sederti qui da me, hai un bel culetto da provare, vediamo che suono fa questa canna improvvisata.” e' intrigante con quel suo sorriso che spunta sardonico tra i peli della barba.
Oh buon Dio, si vede così tanto che...
...segue alla prossima puntata.

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