venerdì 3 maggio 2013

Uno dei miei tanti viaggi


Il viaggio continua, un altro giorno, tutta un’altra storia
Sono confusa, non ho le idee chiare sul perché della vita e, altalenando tra uno stato scherzoso e uno più profondo, vi conduco in un altro viaggio.
Nella vita si fanno delle cose, alcune vorremmo non averle mai fatte, altre avremmo voluto ripeterle un milione di volte nella nostra testa, ma tutto ci rende ciò che siamo. Alla fine, tutte le nostre esperienze formano ogni dettaglio di noi. Se dovessimo invertire qualcosa, non saremmo nel posto esatto dove siamo oggi. Possiamo commettere errori o avere momenti meravigliosi, ma mai, mai, domandarsi chi siamo, dove siamo stati e, soprattutto, dove si sta andando.
L’Universo è in perfetto ordine. Le stelle, la luna e il sole sono tutte operanti in perfetto stato di diritto divino. Vi è un ordine, un ritmo, uno scopo nel loro percorso. Io sono parte dell’Universo, quindi, so che c’è un ordine, un ritmo e uno scopo alla mia vita.
Come me tutti gli altri, siamo tutti essere umani, perfettamente accettabili nel momento che stiamo vivendo, in qualsiasi momento. Siamo validi come qualsiasi altro essere umano, senza dover stare a pensare di dover cambiare un sola virgola di ognuno di noi. Ciò non significa che non ci è permesso vi voler crescere, evolversi e migliorare se stessi, essere gentili con gli altri, dare la migliore versione di noi, anche nei momenti difficili, anche se non ci sentiamo validi, degni e meritevoli.
In tutto il nostro viandare (userò spesso questa parola, in fondo siamo viandanti del tempo), i pensieri e le emozioni influenzano la chimica del nostro corpo, creando un effetto alcalinizzante nel sangue, lo depurano da tossine. Lo stress, le intense emozioni di rabbia, l’odio, la tristezza e la paura, creano acidosi tessutali e reazioni chimiche nel corpo. Il nostro corpo diventa un riflesso delle nostre emozioni e dei nostri pensieri. Un esempio: quando una persona ti fa soffrire, è perché soffre profondamente dentro di se, la sua sofferenza è traboccante; non serve a nulla punirlo tenendolo lontano, ha bisogno di aiuto, è un messaggio che ti sta inviando.
Mi ricorderò sempre di un giorno, uno di quei giorni difficili da dimenticare, impossibili da cancellare dalla memoria. Mia madre diceva sempre, e lo dice tutt’ora: fai del male e pensaci, fai del bene e scordatene. Sante parole, persona saggia, mia madre, ma non siamo tutti così, purtroppo. Quel giorno una persona me lo ha ricordato, un uomo che soffriva, che in un momento di chiarezza mentale, nonostante una malattia devastante, ebbe un flash pensando a un fatto del passato in cui aveva fatto del male alla sua donna. Mi chiese carta e penna, scrisse un biglietto da consegnare a quella persona, abbozzando un sorriso me lo consegnò e mi disse: se riuscisse a perdonarmi, me ne andrei molto più tranquillo.
Non mi vergognai di versare le mie lacrime, non erano un segno di debolezza, c’era così tanto potere in quelle lacrime. Erano parole eloquenti ed inespresse di emozioni intense. Non dobbiamo temere le lacrime, che siano esse di dolore, gioia, amore, sono sensazioni magiche del nostro essere “umani”
La vita si spezza. Nessuno può proteggerci da questo. Abbiamo bisogno di amare, di sentirci vivi, è la nostra ragione di esistere, di essere su questo mondo. Dobbiamo rischiare li nostro cuore, essere inghiottiti dall’amore, sentimento immenso. Quando si perde l’amore, si è traditi, si è soli. Provate a sedervi sotto un albero di frutti, ascoltateli cadere tutti attorno a voi, sprecando la loro dolcezza. Non sarebbe stato meglio raccoglierli e gustarli? Ovviamente si. Solo in quel caso potrai dire a te stesso di aver assaggiato quella dolcezza come potevi, ma non potrai mai dire di aver avuto paura di amare.
Io penso agli altri come un’estensione di me stessa, ogni singolo amico o conoscente è una parte di me, siamo un grande puzzle, collegati insieme misteriosamente, e senza ogni singolo pezzo il puzzle non può essere completato.
Voglio prendermi cura dei miei amici, provare tutto, divertirmi, facendo anche pazzie e stranezze. Voglio godermi i miei ultimi anni di “avanzata giovinezza” come meglio posso. Ho imparato diverse cose dai miei errori, ho trovato la causa del mio passato malessere e l’ho eliminata. Non sono perfetta, non voglio nemmeno esserlo, ma sono io e questo mi basta!
Il mondo è giovane, anche in questa nuova primavera alle porte, che porta con se morbidi e seducenti colori, nuove aspirazioni, e a dispetto del tempo che passa, continuo a pensarlo: il mondo è giovane!
Anche se un giorno smetterà di funzionare, ora non voglio pensarci, lascio l’ardito compito agli altri, io mi godo il viaggio. Perché la vita si insinua, anche nei luoghi più abbandonati avvolge la strada. La vita si insinua sorprendentemente e dolcemente, casualmente a volte, ma poi non si dice: finché c’è vita c’è speranza?
E allora la lascio respirare, con i suoi scopi e i suoi dilemmi, e lascio la fantasia infiltrarsi. Anche con gli oscuri desideri che difficilmente la massa esprime.
Sarà bellissimo ascoltare i suoni della vita, un coro di voci e ogni canto fine a se stesso e nello stesso tempo propedeutico. Una melodia battente a volte, dal significato incerto, che ti porta in alto, fino a un fragile bordo, con il respiro corto e i sensi in frantumi, poi in caduta libera, come pura estasi, passano attraverso le ombre, in balia di tuoni e saette. E infine il silenzio, una moltitudine che invade la mente, che ti spinge a sognare, dove solo il battito del cuore da il ritmo alla danza della vita.


L’Universo
Il mondo intero è dentro di noi
Basta saper guardare
La porta da aprire è ferma lì
La chiave nelle nostre mani


La gioia
Un cuore coraggioso canta
Sopporta tutte le ferite
Cammina attraverso il fuoco
Per ritrovare il sole
Annega nei fiumi
Per saziar la sete
Un cuore coraggioso canta
Vive di gioia

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