venerdì 3 maggio 2013


- Ferma mia piccola slave, non muovere un muscolo.
- Signore, sono qui per guardarla e servirla.
Lo aspetto in ginocchio, la schiena eretta, il mento leggermente rialzato, a guardarlo. ad ammirarlo.
I miei occhi cercano la sua approvazione, rimango in attesa, solo un lieve respiro muove le mie membra.
- Sei la perfezione, la mia creatura, il mio tutto... sussurra mentre mi chiude al collo il segno della mia Appartenenza a Lui.
Sento la pelle che si appoggia alla mia pelle, un brivido lungo la schiena.
- Questo e' il segno della tua devozione a me, della tua adorazione. Mi appartieni, totalmente, sei Mia e solo Mia.
Mi godo il freddo pavimento e le sue calde ginocchia, appoggio il capo, mi accarezza.
- Guardami....
Alzo di nuovo gli occhi, arrossisco, il suo sguardo e' sul mio corpo, nudo ed umiliato a terra.
Un calore avvolge le mie intimita', mentre seguo i suoi occhi che guardano il suo gonfiore, la sua eccitazione.
Lui li abbassa e saggia la mia eccitazione, sono bagnata.....
- Quest'audacia sara' la tua attesa, attenderai il mio gusto, mi leccherai solo al mio ordine, adesso attendi.....
Si alza, prende un giornale e si mette a leggere, vicino alle sue gambe una cinghia.
Attendo, minuti interminabili, ogni tanto passa sulla schiena la fibbia, leggera e fredda.
Mi mordo il labbro, i capezzoli tesi, tradiscono lussuria...il pavimento ora umido dei miei umori.
Se ne accorge.....
- Il tuo bisogno e' cosi' grande mia piccola slave? Cio' che ti serve e' qui, sono io.

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