venerdì 8 marzo 2013

Orgiastici inviti



Ne è valsa la pena, posso urlarlo al vento. Ore scarse di sonno, il lungo viaggio per rientrare, il ronzio del motore ancora nelle orecchie. Gli occhi ora sono appiccicosi, stanchi, non stanno aperti, un po’ confusa. Le cose che ho visto, quelle che ho pensato di aver visto, le cose che sono successe, sono fotogrammi impressi nella pellicola della mia Kodak d’altri tempi che tengo sempre nella borsa. Un mare ondeggiante di corpi, un serraglio di corsetti, pelle, glitter, vernice, calze a rete. Colpa , o merito, di Giovanni, chimico estroso e folle, entrato in biblioteca e aperto una boccetta con un liquido fumante. Mi aveva avvertito con una mail: “Entra in biblioteca “D’Annunzio” alle 19,30 scoprirai vizi privati e pubbliche virtù” Non so quello che si rivelerà nella camera oscura, ma l’orgia, di sicuro, è impressa nelle mie mutandine.

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