martedì 2 ottobre 2012

Margherita

Nella sua forza che scava nel profondo, vola libera per avventurarsi nel mondo, per testare le acque, la fertile terra e i divini segreti. Incontra messaggeri che rinnovano la sua anima, ampliano la sua mente, infondono coraggio nell'agire. Scava così forte e profondo da popolare i suoi sogni, cerca nel suo cuore il desiderio e raccoglie viticci di speranza e di amore. Sicuramente troverà ciò che cerca, quelle cose che arrivano quando meno te le aspetti e che fino ad allora erano sconosciute.”


Ci sono cose e oggetti, che nella vita non riesci ad ottenere, vorresti averli con tutta l'anima, perché ti piacciono, ti soddisfano, ti fanno assaporare attimi di gioia.
Così come le cose, ci sono anche le persone.
Margherita aveva incontrato una persona simile, era una persona speciale, che le aveva fatto capire che la sua vita era insignificante. Le aveva aperto un mondo nuovo, un mondo fatto di sensazioni estreme, dove piacere e lussuria si confondevano e donavano al proprio essere una luce diversa.

lunedì 1 ottobre 2012

Penso di essere un artista con la mia lingua.
Le cose che la mia bocca possono fare per un uomo, non sono davvero un arte, a meno che non si consideri l'amore una delle più grandi arti.
Non c'è più niente di erotico di una donna che si avvicina al membro del suo uomo, non come un compito da completare, ma come un banchetto che nutre la sua anima.
Sono nata per amare, nata per mettere gli altri prima di me stessa, con facilità, in un mondo che non mette alcun valore sul sacrificio che una donna possa fare per il suo uomo, una donna che si taglia in pezzi e torna per donare ancora di più.
Sono nata per donare, per vivere nonostante il costo.
Ogni giorno chiudo gli occhi e anelo il potere del mio lui, con il coraggio di rimanere fedele alla mia realtà, scoprendo che l'autenticità è la gioia più grande.
Siamo nati per amare, quelli come noi con questa natura inspiegabile, che trovano gioia ed appagamento nella più dolce delle torture, nel donarsi, con la forza dell'acciaio nel più morbido dei travestimenti, incondizionatamente e con purezza.
Sono nata per amarti, liberando la mia essenza, inginocchiandomi ad adorarti, vivendo le mie notti a pensarti, tra le nebbie del sonno.
E non c'è modo di svoltare da questo sonno agitato, con le mani cieche alla ricerca di qualcuno, le lenzuola fredde accanto a me.
Il battito del mio cuore lento e insignificante, tonfi sordi che sbattono dentro di me, fragile l'anima si sveglia, frantumando l'incertezza di questo incubo...
Apro gli occhi alla realtà e scopro di essere sola ancora una volta, non mi resta altro che giocare con me stessa, pensandoti e raggiungerti con un orgasmo che vorrei fossi li ad assaporare.

domenica 30 settembre 2012

In un fiume di desideri c'èra solo una risposta che volevo, che aspettavo con tutto il mio essere.
È lo stesso desiderio di ogni notte quando il cielo si oscura e le stelle appaiono, i miei occhi si chiudono, le membra stanche si rilassano e Tu vieni a raggiungermi nel sonno.
E ogni mattina, quando il sole penetra attraverso la finestra, vorrei che quel desiderio divenisse realta', basterebbe la sensazione della tua mano nella mia.
Poi sentire l'abbraccio stretto delle tue braccia mentre mi attiri a te vicino.
Basterebbe un bacio a stampo, le tue labbra contro la mia fronte.
Devo semplicemente aspettare e sognare il giorno in cui il tuo tocco sfiorera' la mia pelle e le mie narici inaleranno il tuo profumo.
Un profumo che sara' inebriante, che svegliera' la mia passione ed eccitazione, che fluira' alla mia mente perversa e peccaminosa, che fara' pulsare il mio essere.

Pelle che filtra passione

Pelle che filtra passione,
ansiosa nel silenzio,
rotolo sui fianchi,
gli occhi bruciano,
alloggiano nelle tenebre,
tentano di rompere il buio,

le membra intorpidite dall'attesa.
Momenti che sembrano durare per sempre.
Fiamme e fuoco nell'aria,
domande senza risposta si affollano nella mente,
fenomeno irrinunciabile di eccitazione,
nessuna vergogna ai sogni della mente.
Il mio respiro dimenticato,
fino a cadere in un rantolo.
Provo ad alzarmi,
camminando sulle punte delle dita,
come una ballerina insicura ai primi passi di una nuova melodia.
Cado....mi rialzo,
ceco di afferrare cio' che mi sta davanti,
il nulla......poi un soffio sulle labbra.
Le tue parole,
flusso potente che batte la mia carne,
amo la lingua parlata in un soffio,
non serve gridare....non a Te.
Tutto quello che è,
tutto ciò che sarà,
in eterna attesa,
il tuo tocco finalmente arriva.
Respiri nel mio orecchio,
stringi le mie braccia,
mi tieni vicina.
Come faccio a non sentire questo tocco,
sulla pelle disperata e dolorante.
Spingo via il dolore,
Silenziosamente lavo le mie ombre,
nella beatitudine del piacere.
Rincorro questi momenti,
forti come il tuono,
potenti come un maremoto.
Poi mi lasci ancora,
sei intorno a me, con me
come puoi essere cosi' presente,
in questo buio piu' nero del buio,
come puoi essere cosi' tanto...cosi' immenso.
Ancora domande,
ancora risposte.....
.....di nuovo al sicuro con Lui

sabato 29 settembre 2012

"Viviamo in un mondo in cui ci dobbiamo nascondere per fare l'amore, mentre la violenza è praticata alla luce del sole"
-

John Lennon
Sono un carattere infuocato, piena di desiderio non misurabile, sempre in attesa di qualcosa di nuovo, in un continuo sogno chiamato realta’. 
Ma ci sono dei momenti che sono solo la polvere di me stessa, vuota, come lo spazio piu’ vuoto, che si dispiega all’infinito.
Sono entrambi miei, li cullo come fuoco da attizzare e ghiaccio da leccare….e l’amore per loro non conosce limiti, nemmeno quando in una lenta e tetra agonia sprofondo nel buio dei miei pensieri, nel silenzio della mia anima, che lentamente si placa e si prepara a nuovi “amori”.

Ricordi lontani

Ci sono giorni…..
…giorni come questo, sempre piu’ frequenti per la verita’, in cui sento il bisogno di rilasciare le mie emozioni e il mio dolore, il mio essere tormentato e oscuro.
Rimango cosi’ spesso forte, forte per gl
i altri, che dimentico di prendermi cura della mia anima.
Sono questi i giorni, piu di altri, che mi ritrovo nel mio “santuario” urlante, dolorante, spaventata….sotto l’acqua della doccia che scorre, rimango a pensare e ad ascoltare le mie grida solitarie. 
Solitaria si…..anche se avrei bisogno che Tu ti unissi a me, a sorreggere le mie pene….non esco fino a che non sono dolorante di acqua bollente che sazia la mia pelle di dolore, fino a che anche questa limpidezza fotta la mia mente e solo allora mi permetto di piangere, perche’ quando esco lo specchio mi rimanda solo gocce brillanti e non lacrime salate.