giovedì 24 gennaio 2013

Capricci


Uno spazio angusto, stretta in quel calore di quel piccolo corridoio, ti sei avvicinato, senza preavviso mi sono trovata ad accoglierti, obbligata dalle tue possenti mani. La cinghia ha marchiato le mie carni, mentre assaporavo la mia voglia di te. Hai segnato la pelle anche con le mani, poi mi hai presa, riempita, scopata violentemente. Spinta a terra a leccare i nostri umori che colavano, a supplicarti ancora, mentre pulivo il nostro piacere. Il piacere che provo adesso: la sottile sensazione di gioia che mi pervade, mentre continuo a leccare le tue mani, vogliosa di servire ancora i tuoi capricci.


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