venerdì 12 ottobre 2012

Sono al centro della stanza,
esposta alla sua vista,
brividi affiorano alla mia pelle,
mentre lui mi cammina intorno.
Tento di respirare calma,
cerco di contenere la mia frenesia,
mentre una mano gentile si appoggia alla mia testa.
Calma….sussurra la testa al mio corpo.
mentre lui mi solleva il capo e appoggia le labbra alle mie.
Prosegue il cammino intorno a me,
chiedendomi se conosco quello che mi merito,
chiedendomi se so cosa voglio,
chiedendomi di cosa ho bisogno.
Mentre tento di seguirlo con lo sguardo,
si ferma dietro di me,
si appoggia con il suo bacino al mio corpo esposto…
che cosa vuoi? ….mi chiede
Te….
perche?
Sono stata brava….me lo sono guadagnato.
Come?
Ho obbedito….
Queste ultime parole cadono nell’aria,
mentre afferri i miei fianchi e strappi via anche l’ultimo lembo di stoffa rimasto.
Sento il mio corpo arrostire,
il mio centro vitale pulsare,
le mie cosce bagnarsi spudoratamente,
mostrando le mie voglie di Cagna in calore.
Lui affonda le dita nel mio essere,
Ne vuoi ancora?
Si…
Perche’?
Perche’ me lo merito….
Ancora?
Ne ho bisogno…..
Quanto?
Piu’ di ogni altra cosa……
La voce si spezza di nuovo,
un piccolo gemito esce,
le sue dita esplorano….in fondo.
Calma…..ordino alla mia testa,
mentre il corpo trema,
la sua virilita’ ora a nudo contro il mio corpo
Calma….tento di calmarmi,
smetto di respirare, riprendo a respirare,
mentre le sue dita scavano, frugano.
Poi con una mossa improvvisa,
afferra i miei capelli, tirando,
la sua voce potente all’orecchio….
Io ti scopo solo come meriti,
fino a che posso,
faro’ in modo di farti capire che sei mia,
ora,
sempre…..
Un’ultima rapida occhiata ai suoi occhi,
al suo volto tirato e perverso,
poi il buio negli occhi,
ma una luce accecante nella testa……
Sua…..la Sua Cagna 
La Sua puttana.
Vulnerabile….odio questa parola e la amo.
Mi piace sentirmi fragile e vulnerabile, filtra in ogni mio poro questa sensazione piacevole mista a paura, rimette in discussione il mio spirito selvaggio, insinua in me dei dubbi.
Questa volta e’ stato diverso e inaspettato, vacillo impotente sotto le punte di dolore, e’ devastante ma sontuoso.
Non voglio ancora ammetterlo, ma ho bisogno di lui.
Ho pregato in silenzio il suo arrivo,
Ho pregato in silenzio la sua bocca e le sue labbra,
Ho pregato in silenzio la sua frusta e il suo cazzo…..
L’ho supplicato di farmi male,
implorato il dolore,
costringendomi a una resa,
spingendo fuori le mie lacrime e la mia tristezza.
Assaporo il suo seme pungente e salato,
ora non sento piu’ dolore e angoscia,
ma solo una piacevole apatica soddisfazione.
Sospiro, gemo, piango…..lo guardo e la mia vulnerabilita’ riaffiora potente a ricordarmi che….ho bisogno di lui.
Cio’ che pensi di me non mi preoccupa…..
Ho scelto di vivere e non per caso,
Ho scelto di essere utile e non utilizzata e poi gettata,
Ho scelto di eccellere ma non competere,
Ho scelto l’autostima e non la pieta’,
E scelgo di ascoltare la mia voce, non quella degli altri.
Seduta, impassibile attendo.
Contemplo la vita e la morte, 
tutto cio' che ho visto e fatto, 
tutto quello che sono stata e quello che posso diventare..
La mia mente, 
una sterile stanza cupa adesso, 
che e' anche luogo della mia rinascita, 
un sepolcro da aprire, 
foriero di un nuovo inizio o del mio destin temuto.....
Solo per te, 
solo per il tuo sguardo, 
che lieve e pregnante accarezza il mio corpo, 
toccando il mio spirito, 
l'aria intrisa del mio odore, 
le tue parole come lapilli di amore, 
evochi emozioni, 
mentre le mani fremono sul mio corpo, 
mentre mi lascio andare al piacere... 
Mi esploro al tuo comando e guardo le tue mani,
vorrei fossi tu a farlo, 
ma sei lontano... 
Ti piace guardarmi al di la della cam, 
lo vedo nei tuoi occhi, 
lo sento dalla tua voce, 
arrochita dal piacere, 
guardi la tua troia che gode, una volta... due ... tre...
sei insaziabile, ne vorresti ancora...
Sbattici contro, ma fai quella domanda invece di tacere e di aspettare...
Stancami... parlami... abbracciami... guardami... esprimiti...
Racconta e spiegami quello che vorresti in questo momento... i tuoi desideri piu' reconditi devono essere sputati fuori e vissuti... perche' reprimere i propri istinti?????
Il sole prima di bruciarsi,
il tuono prima del lampo,
il pensiero prima della frase,
la clessidra sul tavolo che segnalo scorrere del tempo,
la passeggiata prima della corsa,
il respiro prima del bacio,
la paura prima che le fiamme ti brucino.
Sono solo la meta' dell'oblio,
la meta' del punto di non ritorno.
Desidero una notte senza fine,
prendere al laccio luna e stelle,
legarle strette,
tornare a sognare 
e perdermi ancora una volta nella mia passione.