giovedì 4 ottobre 2012

Vedo una luce al di la del buio...
ma…
ho timore del desiderare,
paura di sbagliare,
e nell’immobilita’ di un cuore a lungo assopito,
nella luce si staglia un’immagine...
mi appare il “volto” di una rosa malata,
indecisa fra il profumo e la morte…
Mi meraviglio di come cresce il mio passato,
del tempo che vola,
degli istanti che fuggono.
Dietro di me profondi vortici,
oceani e mareggiate,
tutto fugge via.

E io non posso arginare questo flusso,
...e aspetto, guardo,
osservo le acque passare.
Mi ritrovo in un torrente,
poi un ruscello,
per finire in un rivolo di un sogno malinconico.
Tutto cio' che ho udito, o visto,
tutto quello che ho avuto,
e' una pista umida,
orme mi accompagnano,
svaniscono asciugandosi.
Rimane il ricordo,
impalpabile ed inafferrabile.
Acqua sulla mia anima assetata,
sulla mia pelle arsa,
sui desideri setosi,
acqua che si mischia a lacrime e sudore.
Acqua che ha la chiave dell’universo,
acqua che diffonde beatitudine,

acqua che si tuffa in spirali avvolgenti.
Acqua che scivola,
acqua che nutre,
che calma le arsure,
….acqua: fonte di vita
Un’essenza dominante non prende, ma dona, dona il controllo di cui ha bisogno lo schiavo, dona la sua guida, lo porta a compiere azioni che merita, ma non si tratta di prendere. E’ un impegno, un dominante deve essere disposto a dare, nella
stessa maniera in cui il sottomesso si offre. Deve dare tutto se stesso tanto quanto lo schiavo, quanto piu’ si dona, piu’ si ottiene. Tutta la propria energia deve essere per lo schiavo, la propria concentrazione a favore di lui, e quanto piu’ si riceve dallo schiavo, tanto piu’ si ha bisogno di restituire. I vantaggi e i piaceri sono reciproci, sono infinitamente belli. Insegnargli ad essere il meglio che puo’ essere….. e in cambio, si imparera’ da noi stessi piu’ di quanto avremmo immaginato.
Lacrime….
come la pioggia,
come il mare,
grandi fiumi senza senso,
ma liberta’ assolute del proprio Io.
La solitudine ha un profumo diverso per ognuno di noi.
Per me sa di erba,
di terreno ricco e umido,
di foglie sotto i miei piedi nudi,
del gelo della caduta
e del profumo della brezza pulita che mi avvolge.
L'aroma della solitudine e' pulito, chiaro....
ma ha anche il gusto delle lacrime.
Tutta per lui, in ogni stato e in ogni fase.
Tutto quello che puo’ essere perfetto per il suo ritorno.
L’effetto che causa il solo pensare al suo arrivo,
i pensieri lussuriosi.
Ogni clip della giarrettiera... una contrazione,
La seta delle

calze lungo le gambe, perfettamente liscie...
una carezza sulle labbra umide con la lingua a pregustare il suo sapore.
Il click della porta che si apre, una torsione allo stomaco…
un lago fra le cosce.
Il sorriso del suo volto e la protuberanza nei pantaloni…
la mia ricompensa.
Il Suo membbro duro in bocca, il Suo sperma in fondo alla gola...
...il mio desiderio!