Le mani hanno preparato la strada, entrando a violare quello che con urgenza chiedeva di essere posseduto. La tua voce vibra nel mio orecchio, fremiti si spandono fino al midollo, un flusso continuo, fino a liberare la mia voglia di te. Il primo orgasmo, veloce e intenso mi libera, da il via a tutto il corpo, la mente concentrata sulle tue parole. Il cuore accelera, mentre il primo colpo arriva sulla natica, ti ringrazio mentalmente e supplico "ancora". Altri nove colpi, il culo inizia a bruciare, ancora fremiti, ancora il pulsare vigoroso della figa, che si prende il suo godimento. In ginocchio, ai tuoi piedi, attendo qualche istante. La schiena libera, in offerta a te. E i colpi arrivano, inesorabili, uno dopo l'altro. "Ti ringrazio padrone, ne voglio ancora". Invece no, ti prendi il tuo tempo, sei attorno a me, scruti e sfiori la tua cagna. "Prendimi padrone, ho voglia di te." Adesso ti sto offrendo il culo, vogliosa di essere posseduta, come una puttana, la tua puttana. Mi raggiungi, mi penetri con le dita, scavi nelle mie viscere con la mano, ti prendi gioco della tua troia, che gode ancora inesorabilmente. I miei gemiti intensi eccitano anche te, mi presenti il tuo cazzo, vigoroso e possente. Mi scopi la bocca, padrone delle mie carni, vuoi tutto della tua troia. Affondi dentro la mia gola, più volte, mentre le mani finiscono tra le labbra della figa. Mentre godi dentro la mia bocca, io godo con te, di nuovo, un fiume incessante di voglie... di voglia di te. Grazie Padrone, ti amo.