lunedì 22 ottobre 2012

Tanto per ricordare...

Chi sono? Una Donna!
Non mostro facilmente i miei sentimenti,
ma ne sono piena,
spesso soffro in silenzio ,
anche se indosso facilmente il mio sorriso.
Il blog è dedicato al mio Uomo e Padrone.
Le foto sono prese da internet, se qualcuno ne riconosce i diritti e proprietà è pregato di scrivermi in privato, le foto saranno subito rimosse.
Gli scritti sono di mia proprietà, ove non indicato la fonte, e sono coperti da copyrigth.

domenica 21 ottobre 2012

Eva

“Signorina Eva, può venire nel mio ufficio, per favore.” la voce dall'interfono la scosse dai suoi pensieri.
Stava alzandosi quando se lo ritrovò alla porta del suo ufficio, lavorava per Roberto da poco meno di un mese, sembrava che fin'ora non avesse mai fatto niente di buono, sempre a redarguirla. La riempiva di lavoro, le chiedeva continuamente di confermare e prendere appuntamenti, di digitare rapporti e recensioni... lei era sempre in ritardo ed ogni scusa
 era buona per uscire prima dal lavoro, insomma non era quel che si diceva un rapporto di lavoro tranquillo.
“Signorina Eva, sveglia! Si accomodi nel mio ufficio.” tuonò ancora.

venerdì 19 ottobre 2012

Non riesco a dormire, i pensieri si affollano nella mente, furiosi e consueti...come sempre inesorabili.
Penso al tocco delle tue mani, il loro calore, la pelle si imperla e brilla nella notte illuminata dal nostro spicchio di luna.
Immagino i tuoi occhi mentre mi abbracci, sono al sicuro tra le tue membra possenti, la tua stretta aumenta....ed arriva il primo contatto delle labbra.
Potrebbe essere appena l'inizio di una notte tutta Nostra.
Un sottomesso forte e intelligente apprezza una dominazione altrettanto forte e intelligente.
Nel caso di una donna….forte, indipendente e talentuosa…..la fame di un dominante e’ ancora piu’ pretenziosa: deve scopare la sua mente prima di toccare il suo corpo.
Questa donna ha bisogno di un uomo che la rispetti, ma che assuma un ruolo dominante in modo da sentire le sue mani attraverso le parole: la sua voce deve essere una istituzione.
Questa donna e’ in grado di donarsi completamente all’uomo che meriti fiducia, ha fame di donarsi e le sfide non le fanno paura.
Il vero amore e' vasto come il cielo,
profondo come l'oceano,
immenso come l'universo...
...e io volo quando amo,
perché tu mi dai le ali per nutrire il mio spirito,
sei speciale, sei unico.
Quanto più ti amo tanto più perdo una parte di me,
eppure non divento meno di quello che sono,
tu mi completi, possiedi la mia mente e il mio spirito,
mi rendi vulnerabile e forte insieme.
Non riesco a descrivere altro con le parole, 


so solamente che le sensazioni che provo quando ti sono vicino 


sono dannatamente meravigliose.

domenica 14 ottobre 2012

BUONA DOMENICA

Ignorò la preoccupazione sul mio volto, mentre aleggiava la rotella sul mio capezzolo, lasciando che il freddo del metallo mi colpisse a raggiera, in ondate di brividi a fior di pelle.
Lo stesso capezzolo sembrava quasi impaziente, impulsi lo fecero gonfiare e irrigidire, tradendo la mia mente.
Sembrava opportunamente terribile, lo stesso nome... rotella di Whartenberg...uno strumento di tortura che mi sembrava inopportuno per il mio piacere.
Morsi le labbra nel guardarlo, i miei occhi incollati a quelle punte che sembravano spilli, non ero libera di muovermi... i polsi imprigionati al letto da una fredda morsa metallica, inutile tentare di ritrarsi... chissà perché pensai all'arrosto che avevo lasciato nel forno, alle nostre domeniche e ai pranzi in compagnia di parenti ignari della nostra perversione.
Mentre la rotella premeva e girava attorno al capezzolo, l'altra sua mano stringeva l'altro seno, la pressione che imprimeva in aumento, uscì un lamento tentando di sottrarmi, sforzi inutili visto che lui si era seduto sul mio corpo, il suo membro rigido si faceva strada tra le cosce umide e calde.
Lasciò scorrere di nuovo la rotella attorno al capezzolo, lasciando puntini nel suo scorrere sul mio corpo, visibili per alcuni secondi, poi scomparsi come non fossero mai esistiti.
Il capezzolo sempre più duro, traditore... pugnalata in casa propria... eccitata mentre lui si muoveva tra le mie cosce, senza penetrarmi, trovando il clitoride duro e gonfio.
Gridai di dolore e piacere, la rotella schiacciava il capezzolo e tra le mie gambe l'orgasmo si faceva strada colando umori indecentemente.

sabato 13 ottobre 2012

Gazpacho a sorpresa

Gazpacho a sorpresa.
Quando le disse che avrebbe cucinato per lei, fu felice.
Amava vederlo ai fornelli, le mani veloci e sicure... tagliò le verdure a cubetti e striscioline e le tuffò nel mixer, le vide fondersi fino a perdere la loro identità, il colore invitante al palato.
Le insaporì con dell'olio, aceto,aglio, sale, pepe e paprika, aggiunse del pane raffermo precedentemente ammollato e strizzato e del ghiaccio tritato... sembrava goloso, fresco e delizioso, una cosa nuova per lei.