venerdì 12 ottobre 2012


La mia mente e’ aperta,
ti invito a passeggiarci dentro,
a fugare le mie paure,
a scoprire i miei desideri.
Immergiti in me,
profondamente,
da farmi sentire il fuoco,
la mia anima a nudo,
come le mie carni deboli,
sono la tua schiava,
e tu il mio rifugio sicuro.


La vita di una schiava e’ in gran parte composta di pazienza e di studio, si deve conoscere ogni sfumatura del carattere del proprio dominante, in modo che il rapporto sia completo, in modo da offrtirsi al momento giusto e nel modo giusto.
Inghiottita,
immersa nelle fiamme ardenti,
in una passione mai domata,
che ingorga le mie carni,
forgia la mia anima,
e inorgoglisce il cuore.
E le tue parole,
in profonde onde,
in una marea montante,
riempie la mente,
sussurri il mio nome,
piu’ e piu’ volte,
ti spingi oltre,
parole perverse,
brividi a fior di pelle,
come se mi stessero sfiorando,
in attesa di assaporarne ancora.
Quasi una preghiera
Vieni a sederti vicino a me.
Mettimi le mani sugli occhi
sussurra le Tue parole che ho tempo per ascoltare.
Getta via le mie insicurezze con le Tue calde parole,
con il Tuo tocco, con le Tue mani, con la Tua frusta.
Sciogli via dubbi ed inquietudini dalla mia mente,
allontana le macchie oscure, sigilla le fessure e le possibili vie di fuga.
Insegnami, fammi vedere, ricordami il passato, presentami il futuro.
Donami il Tuo aiuto, liberami dai miei stati di debolezza,
rendi forte la Tua schiava con la Tua presenza.
Sono al centro della stanza,
esposta alla sua vista,
brividi affiorano alla mia pelle,
mentre lui mi cammina intorno.
Tento di respirare calma,
cerco di contenere la mia frenesia,
mentre una mano gentile si appoggia alla mia testa.
Calma….sussurra la testa al mio corpo.
mentre lui mi solleva il capo e appoggia le labbra alle mie.
Prosegue il cammino intorno a me,
chiedendomi se conosco quello che mi merito,
chiedendomi se so cosa voglio,
chiedendomi di cosa ho bisogno.
Mentre tento di seguirlo con lo sguardo,
si ferma dietro di me,
si appoggia con il suo bacino al mio corpo esposto…
che cosa vuoi? ….mi chiede
Te….
perche?
Sono stata brava….me lo sono guadagnato.
Come?
Ho obbedito….
Queste ultime parole cadono nell’aria,
mentre afferri i miei fianchi e strappi via anche l’ultimo lembo di stoffa rimasto.
Sento il mio corpo arrostire,
il mio centro vitale pulsare,
le mie cosce bagnarsi spudoratamente,
mostrando le mie voglie di Cagna in calore.
Lui affonda le dita nel mio essere,
Ne vuoi ancora?
Si…
Perche’?
Perche’ me lo merito….
Ancora?
Ne ho bisogno…..
Quanto?
Piu’ di ogni altra cosa……
La voce si spezza di nuovo,
un piccolo gemito esce,
le sue dita esplorano….in fondo.
Calma…..ordino alla mia testa,
mentre il corpo trema,
la sua virilita’ ora a nudo contro il mio corpo
Calma….tento di calmarmi,
smetto di respirare, riprendo a respirare,
mentre le sue dita scavano, frugano.
Poi con una mossa improvvisa,
afferra i miei capelli, tirando,
la sua voce potente all’orecchio….
Io ti scopo solo come meriti,
fino a che posso,
faro’ in modo di farti capire che sei mia,
ora,
sempre…..
Un’ultima rapida occhiata ai suoi occhi,
al suo volto tirato e perverso,
poi il buio negli occhi,
ma una luce accecante nella testa……
Sua…..la Sua Cagna 
La Sua puttana.
Vulnerabile….odio questa parola e la amo.
Mi piace sentirmi fragile e vulnerabile, filtra in ogni mio poro questa sensazione piacevole mista a paura, rimette in discussione il mio spirito selvaggio, insinua in me dei dubbi.
Questa volta e’ stato diverso e inaspettato, vacillo impotente sotto le punte di dolore, e’ devastante ma sontuoso.
Non voglio ancora ammetterlo, ma ho bisogno di lui.
Ho pregato in silenzio il suo arrivo,
Ho pregato in silenzio la sua bocca e le sue labbra,
Ho pregato in silenzio la sua frusta e il suo cazzo…..
L’ho supplicato di farmi male,
implorato il dolore,
costringendomi a una resa,
spingendo fuori le mie lacrime e la mia tristezza.
Assaporo il suo seme pungente e salato,
ora non sento piu’ dolore e angoscia,
ma solo una piacevole apatica soddisfazione.
Sospiro, gemo, piango…..lo guardo e la mia vulnerabilita’ riaffiora potente a ricordarmi che….ho bisogno di lui.
Cio’ che pensi di me non mi preoccupa…..
Ho scelto di vivere e non per caso,
Ho scelto di essere utile e non utilizzata e poi gettata,
Ho scelto di eccellere ma non competere,
Ho scelto l’autostima e non la pieta’,
E scelgo di ascoltare la mia voce, non quella degli altri.