sabato 22 giugno 2013

Che cosa dice una stringa legata indissolubilmente ad un corpo? Che amore del cappio!


Liberami
Porta i miei versi con te
lasciali sfogare
dai voce ai miei pensieri
dai fiato ai miei lamenti.

Di notte
Vorrei raggiungere la luna
afferrarne un lembo
coprirmi con la sua luce
eterea e calda.

Di giorno
Vorrei vivere di colori
dei cremisi dei tramonti
dei rosati delle albe
degli azzurri del cielo

Ecco
Spesso è grigio
è buio, è nero,
non c'è tono che tenga
per la mia anima oscura.


Si commettono errori, la gente ti fa del male, tu fai del male (forse) e non sai come fare le cose per bene.
Così inizi a scrivere poesie d'amore, o poesie innocenti, o poesie sul dolore e le reciti nella tua testa quando inizi a sentirti solo per tutto il tempo. Tenti di scrivere qualcosa su quello che senti, ma non puoi, perché la solitudine è il vuoto e non ci sono parole per descrivere niente di niente.
Si inizia a avere paura, perché pensi di aver perso la voce e ti strozzi quando cerchi di parlare, non ci sono idee in testa
E' come se piovesse... tra i capelli, sulle mani, sul corpo e ogni ombrello che tenti di aprire è rotto, tutto quello che vuoi è un colpo di sole, il calore, ma le nuvole sono rigide e statiche, vedi tutto grigio quando chiudi gli occhi e sai che non sarai mai di nuovo caldo.
Crolli su te stesso, ti pieghi, diventa difficile respirare e quando sei sul punto di cadere, ritorna la forza. Prendi in mano la penna (o pigi sulla tastiera) e ti rendi conto che, improvvisamente, hai qualcosa da dire. Inspiri ed espiri, le parole si susseguono calde, i versi si forgiano vivi e la pioggia si trasforma in inchiostro.
E’ li che inizi a sentire di aver creato qualcosa di bello.


Gemo e piango.
E' il suono di un amplesso
di un amore fugace
di un desiderio che incombe
come mannaia
sul mio petto ansante.
Pascolano le dita
su pelle arsa
le labbra inseguono
una scia che idrata
che arriva al fulcro
di un cuore che pulsa

Vivo gli istanti
ne afferro i colori
spremo parole
invoco gli ardori
... è facile poi macchiare 
di inchiostro un foglio
il bianco mi annoia
il bianco è vuoto
il bianco è candido
e a me le cose candide non piacciono!

Nessuna sfumatura
Il bene o il male
Il buio e la luce
Tutto ciò che vuoi
Ogni giorno, ogni notte
Posso essere tutto e niente
Soddisfare i tuoi bisogni
Esaudire ogni tuo desiderio
Posso estinguere ogni arsura
O incendiare la tua anima
La tua amante
La tua puttana
La tua cagna
Quale vuoi che sia oggi?
Come mi vedi?
Cattiva o buona
Bella o brutta
Piccante o dolce
Cosa vuoi scegliere?
Incontrerò le tue esigenze
Sono qui per servirti
Il giocattolo per i tuoi vizi
E quando hai finito
Mi limito a scivolare via
Non posso rimanere al tuo fianco
Per nessun altro mi inginocchio
Nessun altro chiamo padrone
Non supplico nessun altro che te
Io sono solo io e tu sei con me
I regali che mi elargisci
Sono pillole di benessere
Che sento e che mostro
Anche se spesso mi chiedo
Merito questo?
Merito le tue azioni e le tue parole?
Vorrei immergermi nell'oceano
sprofondare nell'azzurro infinito
di acque cristalline e pure
per riemergere pulita
pronta a farmi accarezzare
dal calore del mio amato sole.