I sentimenti sono un aspetto molto impegnativo della nostra vita.
Sperimentiamo intense emozioni senza capire esattamente il motivo e di conseguenza e' difficile individuare le soluzioni, calmare le nostre menti e i cuori afflitti.
Quando riusciamo a domare i nostri sentimenti, trovando la soluzione adeguata, riprendiamo il controllo del nostro potere personale, ritrovando il coraggio di esprimere l'essenza della nostre emozioni.
Tornando in pieno controllo, passiamo da uno stato emotivo all'altro, lasciamo andare dolore e rabbia, ed esaminiamo l'effetto sulla nostra vita. sicuramente positivamente.
Qualunque siano la natura dei sentimenti, dobbiamo definire le reazioni che si svolgono internamente, darle un "nome". Se si ha paura di una situazione o si e' intimiditi da una persona, non bisogna dare voce alla propria ansia, la precisione in cui ci si esprime e' indicativo della nostra volontà.
Ci possono essere dei momenti in cui si trova l'uscita desiderata solo ammettendo i sentimenti prima di altri. La nostra capacita' di delinearli in modo esplicito può aiutare a chiedere il sostegno o l'aiuto di cui si ha bisogno, una guida, senza impantanarsi in sofferenze inutili.
Quando si riuscirà ad esprimere i propri sentimenti di angoscia, ci si può sorprendere. la liberazione e l'alleggerimento dell'animo saranno una grandissima cosa inaspettata.
PER DARE VOCE AI NOSTRI SENTIMENTI...
DOBBIAMO TROVARE LA FORZA LASCIARLI ANDARE...
RITROVEREMO IL NOSTRO EQUILIBRIO EMOTIVO...
Oggi non è stato possibile trovare l'equilibrio giusto, nonostante abbia tentato. Adesso lascio solo scorrere il tempo, con la speranza che le "cose" si riaggiustino. Ribadisco: la chiave sulla porta di casa mia è sempre lì, non la nascondo e non metto il chiavistello. Sempre pronta ad accoglierti al meglio delle mie possibilità. Non recrimino, non porto rancore (non è nelle mie corde)... provo solo un filo di rabbia per non aver capito quello che ti passava nella testa. Mea culpa? Forse. Continuo a volerti bene, di questo non puoi incolparmi. Percepisco la tua sofferenza, come sento quella mia... te l'ho detto anche poco fa: ognuno sentiamo la propria, sei fragile come me in questo senso, non è vero che sei una roccia e devi fartene una ragione, qualunque cosa dicano gli altri. Tutti abbiamo bisogno di aiuto, la mia mano è tesa... sta a te afferrarla o...
Scegli, fai le tue scelte, consapevolmente. Ricorda solo che qualunque cosa tu scegli di fare, io continuo ad esserci per te, come ci sono sempre stata da un anno a questa parte e come tu hai fatto altrettanto nei miei confronti... per questo ti dico GRAZIE.
Fluttuo nel tempo, come una triste creatura dimenticata, sognatrice pietosa, non mi vedi...persa nei mondi oscuri della mente Allie Walker
sabato 25 maggio 2013
E’ stato un capriccio, un piacevole passatempo, una sorpresa dopo la giornata vissuta tra alti e bassi. E’ apparsa all’improvviso, devo ancora capire da dove è venuta, ma era così palpabile che ho dovuto farlo ed è stato un piacevole “imprevisto”. Allora ho sostituito tutto il mio malessere e sono andata dritta per quella strada irresistibile, seguendo quel sussurro che si faceva sempre più insistente e indisciplinato. Ho preso un bel respiro, mi sono completamente rilassata e ho pensato a me, al mio corpo, alle sensazioni lussuriose che prendevano il sopravvento e diabolicamente colmavano la mia testa, prima di tutto il resto. Credo di aver dato il mio meglio già dalla prima volta… la seconda è stata paradisiaca. Ma tu lo sai, non sono una brava persona… non mi sono fermata. Ho aperto l’acqua della doccia e mi sono infilata sotto l’acqua bollente, continuando ad affondare le mani, scavando tra le labbra con un’urgenza che ha meravigliato anche me. E stavo così fottutamente bene, il piacere così grande, che quando avevo finito ero incerta sul continuare. Perchè non è mai abbastanza? Perché anche ansimate e gocciolante ho voluto continuare ancora? E’ una linea così sottile da oltrepassare, quando penso a te, in bilico tra l’incertezza e la voglia, che sorrido e l’impulso prende il sopravvento.
Invadente
Sei come un antifurto per auto alle quattro del mattino.
Mai avrei immaginato
di poter scrivere
poesie d'amore.
Mai avrei pensato
potessi essere
il mio giorno
e la mia notte.
Sei il solo che è riuscito
a raccogliere i pezzi
di un cuore in frantumi.
Sei il solo che riesce
a modulare
la mia stupida ninnananna
appesa al filo
delle tue labbra
che cantano.
Sei il solo a fugare
la mia tristezza
i giorni malati
i sorrisi mancati.
E' una cosa strana.
Se guardo indietro
ogni notte
e ogni giorno
tutto era così chiaro
nel gioco delle menti.
Tempo
C'è voluto un po'
per bruciare il mio peccato
alimentare il fuoco
e rilasciare il mio oblio.
Ho fluttuato
volutamente
inalato l'essenza
ascoltato il silenzio.
Ora respiro in affanno
sul bordo del tempo
dove carne e mani
scivolano via frenetiche.
per bruciare il mio peccato
alimentare il fuoco
e rilasciare il mio oblio.
Ho fluttuato
volutamente
inalato l'essenza
ascoltato il silenzio.
Ora respiro in affanno
sul bordo del tempo
dove carne e mani
scivolano via frenetiche.
Il sole si deposita all'orizzonte e attendo il blu di un cielo punteggiato di stelle.
Scherzo, chatto, sorrido alle stronzate della gente, tutto sembra essere lieto in questa serata dove nulla è dolore e grigiore. Siedo tranquilla, viaggio con le parole, descrivo un desiderio, attendo di seguire un orma... una promessa. Una brezza leggera entra dalla finestra aperta, il miagolio dei gatti del vicino, l'abbaiare di un cane in lontananza... tutto è normale. Ascolto una canzone, poi un'altra e un'altra ancora. Una farfalla notturna entra dalla finestra, sbatte le ali, non conosce la propria fragilità. Se solo avessi saputo la mia...
Una doccia prima di infilarmi sotto le coperte... l'acqua evapora, la pelle di seta, mi crogiolo nella morbidezza di un asciugamano, prolungo l'abbraccio pensando sia tu a farlo. Poi parole, ancora parole tra noi. Tutto scorre e si infiamma nelle vene, diviene calore e colora la prime ore della mia notte.
E poi cado, improvvisamente, nel buio più nero di una notte senza luna, senza un suono, senza un motivo apparente. Sento sussurrare il mio demone, rifiuto di ascoltarlo, ma insiste e si gode il mio malessere. A nulla valgono le parole, le tue. Rannicchiata su un fianco, afferrando il mio stomaco dolorante, cerco una ragione e non la trovo. Passo così la mia notte, con gli occhi sbarrati a guardare le ombre, cercando una ragione per rialzarmi. Le ore passano lente, la notte sembra non finire mai, attendo impaziente la luce del giorno e quando arriva comprendo che devo farcela da sola, il mio fardello deve essere svuotato, solo così potrò dire di aver vinto di nuovo su quel demone oscuro e prepotente.
Scherzo, chatto, sorrido alle stronzate della gente, tutto sembra essere lieto in questa serata dove nulla è dolore e grigiore. Siedo tranquilla, viaggio con le parole, descrivo un desiderio, attendo di seguire un orma... una promessa. Una brezza leggera entra dalla finestra aperta, il miagolio dei gatti del vicino, l'abbaiare di un cane in lontananza... tutto è normale. Ascolto una canzone, poi un'altra e un'altra ancora. Una farfalla notturna entra dalla finestra, sbatte le ali, non conosce la propria fragilità. Se solo avessi saputo la mia...
Una doccia prima di infilarmi sotto le coperte... l'acqua evapora, la pelle di seta, mi crogiolo nella morbidezza di un asciugamano, prolungo l'abbraccio pensando sia tu a farlo. Poi parole, ancora parole tra noi. Tutto scorre e si infiamma nelle vene, diviene calore e colora la prime ore della mia notte.
E poi cado, improvvisamente, nel buio più nero di una notte senza luna, senza un suono, senza un motivo apparente. Sento sussurrare il mio demone, rifiuto di ascoltarlo, ma insiste e si gode il mio malessere. A nulla valgono le parole, le tue. Rannicchiata su un fianco, afferrando il mio stomaco dolorante, cerco una ragione e non la trovo. Passo così la mia notte, con gli occhi sbarrati a guardare le ombre, cercando una ragione per rialzarmi. Le ore passano lente, la notte sembra non finire mai, attendo impaziente la luce del giorno e quando arriva comprendo che devo farcela da sola, il mio fardello deve essere svuotato, solo così potrò dire di aver vinto di nuovo su quel demone oscuro e prepotente.
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