Mi hai detto di aspettare. Ma come? Guarda che posizione che mi hai imposto! Con il sedere in aria sopra i cuscini. Aspettare cosa poi?
Per fortuna siamo soli. Ma se in giro per casa ci fosse qualcuno? E quel qualcuno entrasse nella camera? Mi hai anche detto di avere un’idea. Ma dove caspita sei andato? Perché ci metti così tanto?E le mutandine sono ancora li, esattamente come erano prima: a metà cosce. Mi hai detto di lasciarle così. Abbassate per esporre la fica al tuo sguardo… hai detto… per ricordarmi sempre di non aver pudore.
Spero ti sia piaciuto guardarmi mentre gattonavo verso la tua camera, inciampando con le mie stesse mutandine abbassate. Credo di essere stata notevolmente ridicola… sai?
E adesso attendo. Sono in attesa di sentire il rumore dei tuoi passi, chiedendomi ancora cosa attraversi la tua fervida mente, così perversa e lussuriosa. E io… ho paura? No, so di essere al sicuro con te. So che mi userai ancora e ancora, ma non sei sadico, adori il piacere… mio e tuo.
Sono stata indisciplinata, lo so. Non ho obbedito sempre. Irrispettosa dei ruoli e indisponente nei toni. Cosa devo aspettarmi adesso?