venerdì 12 ottobre 2012


Ho abbandonato le mie vesti lontano,
nel silenzio delle tenebre,
nuda davanti all’acqua….immobile….
non potevo immaginare,
di arrivare sull’orlo….e aver paura della quiete.
Certe notti il vento urla ed e' ossessionante, si ostina a gemere, a fischiare, a urlare, sembra stia strappando tutti i demoni dall'inferno....e guida la mia mente insana.
Mi vengono i brividi, mentre il vento pensa di aver vinto, tanta la mia paura.
E il sangue si gela nelle vene: ho freddo.
Ma il vento non sa, che di altre correnti gelide si tratta....
In un costante stillicidio,
si infiltra il silenzio,
e piange lacrime,
piu' nere dell'inchiostro.
Nella pace,

trovo nascosto,
un'accoglienza insperata,
la culla della solitudine.
Potrei "navigare" cosi tranquilla, non ci fossero tanti piccoli problemi.
Potrei vivere serena, non ci fossero tanti piccoli e noiosi contrattempi.
Padrona del mio "mondo", non chiedo che un po' di piccole gioie, meravigliose piccole distrazioni che riempiono la mia giornata.
E poi corro dietro ai miei pensieri, che traditori corrono a Lui, un po randagi, un po padroni della mia mente.
Un bagliore di nostalgia, di desiderio, di voglie represse inutilmente, di fantasie perverse....che diavolo!!!
Vorrei essere li adesso!
Lo sento, stai strisciando nel mio cervello, provochi scosse di beatitudine e dolore.
Un freddo veleno liquido che si spande, si infiltra nei miei pensieri, infetta la mente.
Sei un dolce e vile serpente, che vive tra le emozioni e il pensiero
Piu' cerco di collegarmi con il mondo,
piu' mi sento sola.
Una folla impertinente intorno,
insensibile alle sofferenze, 
pronta ad additarti,
a guardarti e non vederti,
tutti presi nel loro apparire.
Amo le forme maschili, tutto su un uomo urla a me di toccarlo.
Ma non voglio correre, voglio assaporare ogni momento.
Lentamente tormentarlo con avidi tocchi di luce, innocenti, dapprima, fino a diventare esigente.
Voglio farlo "appassire" di necessita', fino a quando ho appena iniziato a saziare il mio bisogno personale.