"Sei
stata creata per essere la donna perfetta per un uomo. Non puoi essere
lo spreco dei capricci di ogni uomo, molti sono solo impostori. Alla
fine sarai solo una dolce e docile preda per loro.”
Le sue parole riecheggiavano nei sogni della donna, come sempre. E ogni volta aveva avuto ragione. Come faceva a sapere?
Lui non era reale. Era solo uno spirito, un demone che le appariva nei sogni, nel
sonno. Guardava profondamente in lei, succhiava dalla sua anima la
vita, solo per scomparire dolcemente nelle ore di veglia. Non
scomparivano, assieme a lui, le sue parole. Erano sempre con lei, le
martellavano le tempie.
Una notte, le parlò del suo cuore.
Le disse che amava troppo, profondamente, troppo spesso e troppo per
quel mondo terreno. Lui la tormentava… poteva vestirsi come le piaceva,
mettersi ogni volta una maschera: sottomessa, frivola, un’amante
perversa, una femmina affascinante; non sarebbe cambiato il motivo per
cui lo faceva. Erano tutti meccanismi per raccogliere l’amore che
desiderava, come fosse stato ossigeno che la teneva in vita.
"La
ragione per cui desideri così tanto amore da tutti quelli che incontri, è
perché nessun amore ti è mai stato vicino a sufficienza. Non disperare.
Quello che ti serve è solo attendere. Devi superare la superficialità
per trovare l’Amore.”
Si svegliò e cercò di sollevare le braccia, le sembrava fosse lì, con tutto il suo peso, ma non trovò nulla di aggrapparsi.
Si sentiva cruda e fragile al mattino mentre si vestiva, rendendosi
conto che quel demonio aveva riconosciuto la paura che indossava come
una seconda pelle. Aveva cercato di mascherarlo in sorrisi e baci, di
giorno. Cercò di scacciarlo con la luce. Eppure, al buio, tornò sempre.
E lui lo sapeva. Sapeva che di notte, lo avrebbe chiamato, desiderava
averlo vicino. Il demone vedeva le lacrime silenziose che liberava
quando era al buio e il cuscino che afferrava tra le braccia ogni notte
prima di addormentarsi in quella solitudine terribile che lei proteggeva
così ferocemente. Lei ascoltava il ritmo del proprio respiro, del
cuore ed era la sola melodia che le teneva compagnia, ma era così
assordante. Nel sonno si lasciava avvolgere da quelle braccia e
ascoltava il sussurro di quelle risposte che di giorno non riusciva a
comprendere. E continuava ad amare persone sbagliate.