sabato 22 giugno 2013

Il tuo sorriso è un elisir. Ogni tocco di una defibrillazione. I tuoi pensieri un antidoto. Ogni sguardo un rimedio. La tua risata una panacea.
(dal web)

Passeggio nei tuoi silenzi

Invado il tuo spazio
le mani ti cercano
movimenti sottili
l'intreccio di dita
un tocco lieve
per ascoltare
la tua pelle.
Ho sempre questa cazzo di abitudine di dire le cose come stanno, provassi a fingere un po', o abbozzare, o limitarmi a ricambiare quello che mi offrono... potrei vivere molto meglio.
Mani come respiro che si imprime, 
caldo vapore che si scioglie su pelle infuocata. 
Brillano scintille di piacere, 
in gocce di sudore che ricoprono il corpo. 
Scivolano in rivoli lussuriosi, 
lambiscono le colline di un petto ansante, 
mentre la lingua riarsa corre a suggere, 
avida di sapori che sfamano l'anima.
E se non ci fossero parole?
Cosa ci rimarrebbe?
Lo sguardo? Si, esatto.
E poi?
Riusciresti mai a comprendere quello che penso? 
Solo guardandomi negli occhi?
Riusciresti mai a capire quello che desidero?
Sai che c'è?
Adesso chiudo gli occhi.
Ma tu guardami.
Ascolta il mio silenzio.
E fammi capire che mi vuoi.
Una carezza data a metà
per timore 
di non sopportare 
un'assenza.
Una carezza lieve
a fior di pelle
per non imprimere
il calore.
Una carezza sussurrata
meditata
per non assuefarsi.
Una droga da evitare.
Una carezza...
Nota delicata
di un tocco silenzioso
che parla

Lei: Sai fare i nodi?
Io: Si, quelli delle scarpe da tennis!